domenica 18 maggio 2014

Collegamenti e progetti per lo sviluppo

Rassegna Stampa - Aprile 2014

cav. Rosario Genova

Collegamenti e progetti per lo sviluppo
 Manzano: i piani per rilanciare l’economia di Alessio, Iacumin e Macorig dalla mancata bretella ai fondi per i programmi

Manzano, 18 Maggio 2014
   Riportare Manzano a riappropriarsi della sua posizione a livello industriale ed economico. Comuni vicini come Corno di Rosazzo o San Giovanni al Natisone non hanno perso tempo e negli ultimi anni hanno saputo sfruttare a proprio beneficio risorse e progettualità. La capitale della sedia, fulcro un tempo del distretto, oggi ha perso il suo smalto a giudicare dal calo inesorabile del numero delle imprese nella zona industriale (da oltre 1.200 quasi dimezzate in un decennio), causa sicuramente della crisi economica, anche se i cancelli chiusi si sono cominciati a vedere ben prima del 2009. A questo si aggiunge anche un calo di abitanti, dato in controtendenza rispetto alle realtà vicine. A questi problemi dovrà far fronte la politica, in primis chi tra Lorenzo Alessio, Mauro Iacumin e Daniele Macorig dal 26 maggio si siederà a palazzo Torriani come primo cittadino. Fra i temi più scottanti lo stop della Regione alla bretella Palmanova-Manzano. Uno stop parziale, dato che sembrerebbe che comunque l’opera, seppur ridimensionata, sarà realizzata. Interventi che per Alessio devono essere portati avanti, importanti per la rinascita della zona industriale e per ridare impulso al comparto economico di Manzano in sofferenza anche per collegamenti non adeguati. Lavori che devono interessare anche il completamento e la messa in sicurezza della complanare e la risoluzione dei collegamenti degli appezzamenti agricoli che non hanno più accessi a causa della nuova strada. Problema sul quale convergono anche gli altri due candidati, Iacumin e Macorig. Quest’ultimo apertamente schierato sulla realizzazione della Palmanova-Manzano, polmone indispensabile per il distretto, per la quale si batterà. Il candidato di Ricostruiamo Manzano punta anche sulla fiscalità di vantaggio in deroga alla normativa europea e ai progetti sempre finanziati dall’Ue di Psr per l’agricoltura e Por Fers per l’industria. Dei 90 milioni per la bretella, 65 saranno usati per realizzare tre tratti. I restanti 25 saranno riversati sul distretto. L’obiettivo per Iacumin è una progettualità pronta. «Investire sui progetti così da essere pronti a partire in tempi brevissimi in risposta ai bandi». Così facendo si fanno subito lavorare le aziende della zona. Accanto a questo, con le risorse esistenti, attivare un ufficio per lo sviluppo di progetti e studio dei bandi europei. Insomma, andare a prendere i soldi dove ci sono ed essere preparati a riceverli.
Silvia Riosa

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