Di nuovo al voto, un tris per Manzano
Manzano, 24 Maggio 2014
Tre candidati e quattro liste collegate. Questo
quello che i manzanesi troveranno sulla scheda elettorale per la scelta
del nuovo sindaco. Un’elezione non prevista, che secondo i piani doveva
arrivare nel 2017, e che invece ha visto tutto capovolto a inizio anno.
Quattro mesi di commissariamento, una campagna elettorale che non ha
risparmiato, come prevedibile qualche veleno e rivendicazione, e tre
nomi, non nuovi pronti a prendere in mano le sorti della capitale della
sedia. A
differenza del passato, dove simboli e politica l’avevano fatta da
padrone, questa volta nessuno si presenta supportato da bandiere, con
quattro
liste con orientamento preciso ma civiche. Un cambio preciso, forse
dettato dalla necessità di attrarre gli elettori certamente lontani e un
po’ stanchi di una costante situazione di incertezza, in cui si è
diffuso anche un certo pessimismo. E allora soprattutto negli ultimi
giorni, dai tre candidati Alessio Lorenzo, Mauro Iacumin e Daniele
Macorig, non sono mancati gli appelli al voto. Perché chi sarà
chiamato alla guida di Manzano, punta a farlo con il più ampio consenso
possibile. Un panorama elettorale, che in più occasioni,
è stato sottolineato vede i due ex componenti della maggioranza, Alessio
e Macorig, spartirsi l’elettorato di centro destra da una parte,
e Mauro Iacumin (supportato da Zamò, nel 2012 anche lui in corsa alla
carica di sindaco, che questa volta ha deciso di fare un passo indietro)
centrista, ma con uno sguardo attento anche al centro sinistra. Una
campagna elettorale che ha visto i tre in corsa per Palazzo Torriani,
battere a
tappeto tutto il comune, frazioni comprese, nella presentazione di liste
e programmi. Lorenzo Alessio, sceglie la continuità e si ripresenta
appoggiato dalla lista Progetto Manzano, dove tra in nomi, accanto alle
new entry, rientrano anche l'ex assessore Patrick Stacco e il
consigliere
Sarah Della Rovere con Alessio tra i banchi della maggioranza
dell'ultima giunta Driutti. Progetto che sino all’ultimo ha sostenuto il
sindaco
“deposto” e che da quel progetto vuole ripartire, ma questa volta in
solitaria, puntando su tre punti fermi: coraggio, coerenza e
comunità. Corsa in solitaria anche per Daniele Macorig che con
Ricostruiamo Manzano vuole ripartire dalla famiglia e dalla sociale per
ricostruire appunto quello che negli anni si è un po’ perso: i valori
della società che stanno alla base di ogni economia solida.
Occhi di riguardo ovviamente anche al comparto industriale ed al
territorio. Macorig da molti visto come il fautore della caduta della
Driutti per
aggiudicarsi la “poltrona” ha da sempre rimandato al mittente le accuse.
A dimettersi a febbraio sono stati in 11 su 16 all’interno
del consiglio. La spaccatura era evidente. In lista come consiglieri anche nomi noti come gli ex assessori nell’ultimo mandato Rosario
Genova e Valmore Venturini, e il consigliere Bruno Bergamasco.
Anche qui molti i nomi nuovi che si accompagnano ai più navigati. E se
il centro destra si divide, Mauro Iacumin unisce le forze con l’ex
concorrente Lucio Zamò e si presenta sostenuto da Manzano Innnova
(come nella scorsa tornata elettorale) e dalla lista Ascolto Innovazione
Lavoro capeggiata dall’ex compagno tra i banchi dell’opposizione
Zamò. Un’unione che come sostenuto in più occasioni da Iacumin, nasce da
due anni di condivisione e lavoro in minoranza che hanno
fatto emergere i punti programmatici in comune. Programma che ora
scelgono di portare avanti assieme. Alla luce dei programmi dei tre
candidati che in
definitiva toccano in egual modo tutti le problematiche di Manzano, con
le ovvie differenze, che vanno dalla crisi dell’industria, alla
valorizzazione del territorio e del turismo passando per la produzione
agricola, questa volta nella scelta del nuovo sindaco, probabilmente i
cittadini guarderanno alla persona e alle liste, più che alle proposte
nei programmi. Peso quindi avranno senza dubbio le passate esperienze e
scelte dei candidati, e sicuramente le idee per Manzano che in queste
settimane Alessio, Macorig e Iacumin hanno spiegato ai cittadini nei
tanti
incontri pubblici. Silvia Riosa
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