«Vogliamo ricostruire Manzano»
Manzano, 13 Maggio 2014
Daniele
Macorig, terzo candidato in corsa per le amministrative, già capogruppo
nel gruppo di maggioranza, sindaco dal 1998 al 2006 ed ex
vicepresidente della Provincia, per la prossima tornata elettorale
scenderà in campo sostenuto dalla civica “Ricostruiamo Manzano”, che
punta dopo anni d'impasse amministrativo a recuperare i principi sociali
e i valori costituzionali.
Perché
la decisione per la lista Ricostruiamo Manzano di scendere in campo con
un proprio candidato, invece di cercare un’intesa con l'altro gruppo di
maggioranza per non spaccare il centrodestra? La candidatura a
sindaco indicata da Progetto Manzano è oggettivamente sbagliata in
quanto riteniamo incompatibile con la professione che svolge. Ci
riferiamo nelle specifico alle difficoltà e all’imbarazzo che
un’amministrazione in carica ha nell’approvare varianti urbanistiche
(strumenti di sviluppo del territorio) in assenza del sindaco.
Perchè a Manzano si dovrebbe scegliere la vostra squadra per i prossimi 5 anni?
Il nostro gruppo è composto da candidati che esprimono esperienza,
capacità, entusiasmo dei giovani che ci sostengono, ma soprattutto nuove
idee progettuali per una Manzano migliore.
Quale è il punto forte del programma?
Recuperare la socialità attraverso la valorizzazione della persona e
del volontariato, oltre a recuperare il patrimonio immobiliare del
Comune e del centro storico avviando una fattiva trattativa per
realizzare anche in forma convenzionata una struttura residenziale per
anziani quale opportunità di lavoro per molti concittadini.
Lei fa parte del panorama politico di Manzano da anni, cosa l’ha spinta a rimettersi in gioco come primo cittadino?
Ho ricoperto la carica di sindaco dal 1998 al 2006 e in quel periodo la
città ha visto un notevole rifiorire di attività di ogni genere
nell’associazionismo (Pro loco Manzano, Università della terza età),
nella cultura (Premio Caterina Percoto), nella promozione delle nostre
eccellenze e tradizioni (manifestazioni come Festa della sedia nel
capoluogo e Olio e dintorni di Oleis), oltre alla riqualificazione del
territorio soprattutto focalizzando l’attenzione sulle frazioni.
Cosa risponde a chi dice che la caduta della Driutti è legata alla sue mire alla poltrona di sindaco?
Falsità strumentali e pura ingratitudine. Non credo che le dimissioni
di 11 consiglieri su 16 possano considerarsi strumenti per le ambizioni
di una persona. Lidia Driutti aveva l’opportunità di ricandidarsi, ma
evidentemente non l’ha fatto per evidenti contrasti anche con Progetto
Manzano che l’ha sempre sostenuta incondizionatamente.
Cosa serve più di ogni altra cosa a Manzano?
Uscire dall’isolamento oltrepassando i confini comunali per instaurare
rapporti di intesa e collaborazione con i Comuni vicini per rafforzare
l’ambito distrettuale della sedia e dell’arredo, elementi che ci hanno
fatto conoscere e apprezzare nel mondo. Silvia Riosa
Sono famiglia, solidarietà e partecipazione le basi da cui far ripartire l’area della sedia
Ripartire
dai valori della famiglia e dai principi di solidarietà e uguaglianza
attraverso la partecipazione popolare e la trasparenza. Queste le linee
guida del programma della lista Ricostruiamo Manzano che sostiene
Macorig. Un gruppo compatto composto da molte persone con già importanti
esperienze politiche alle spalle che saranno punto di riferimento delle
nuove leve con la voglia e l’entusiasmo di riportare Manzano a essere
il Comune importante di un tempo. Un programma elettorale che non si
articola solo in una serie di promesse e spot, ma vuole stabilire gli
indirizzi che orienteranno i lavori del prossimo quinquennio. Il tutto
partendo da un gruppo di persone provenienti da esperienze e culture
diverse che vogliono mettere a disposizione dell’ente locale e
soprattutto dei cittadini, forti anche di una grande conoscenza del
territorio in cui vivono e di cui conoscono i problemi, ma anche
peculiarità e punti di forza da sfruttare a beneficio di tutti. (s.r.)
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