«Fuori dall’Asdi E così Manzano diventa
più povera»
Accesa discussione in consiglio sulla
dismissione delle quote
Macorig interroga: «Quali saranno le prossime
mosse?»
Manzano, 29 Novembre 2014
La questione della dismissione delle
quote Asdi approda in consiglio comunale, con inevitabili frizioni tra maggioranza e opposizione che con “Ricostruiamo Manzano”
sul trasferimento della sede a San Giovanni al Natisone ha pure presentato un’interrogazione.
Una discussione in cui sono state
ribadite le posizioni, diverse, già espresse in precedenza dai
consiglieri di “Progetto Manzano” molto perplessi sulla scelta
giudicata troppo «frettolosa» di dismissione delle quote. Di ennesimo
errore parla Stacco dai banchi di Progetto che attacca «stiamo
perdendo tutto dalla sede agli investimenti che erano indirizzati al
distretto (come la Palmanova Manzano) adesso ci affrettiamo ad
abbandonare questa
agenzia che ha dimostrato di dare risposte dal punto di vista dei
progetti e dei finanziamenti». Posizioni a cui si contrappone la
posizione
netta del sindaco che con gli altri undici colleghi ha condiviso la
decisione di uscire «con la volontà di anticipare la riforma
regionale degli enti locali che vede l’uscita di tutti gli enti pubblici
dalle Asdi» ha ribadito il sindaco a cui ha fatto eco anche il
vice Zamò, assessore alla attività produttive. «Io sono un imprenditore
del distretto la crisi l’ho vista in faccia - ha
affermato - ma sono anche un amministratore e perciò dico basta a
lamentele su quello che si poteva fare e non si è fatto, sulle colpe
di questa o di quella giunta, di questa o quella istituzione. Il Comune
deve diventare realmente un facilitatore di nuove realtà produttive e
di nuove idee. Attivarsi per creare attività di lobby nei confronti
delle istituzioni regionali, sovraregionali ed europee. Il Comune deve
essere portavoce delle esigenze del sistema imprenditoriale, capace di
rivendicare in modo più netto la funzione di leadership del
distretto». Molto preoccupata, invece, la posizione dei due gruppi di
opposizione che nel trasferimento prima e nella dismissione ora delle
quote Asdi vedono una «definitiva perdita di importanza del Comune nelle
decisioni economiche del distretto di cui Manzano era, un tempo, punto
fondamentale di riferimento». Su questo fronte “Ricostruiamo
Manzano” non risparmia attacchi alla maggioranza e il
capogruppo Macorig proprio nell’interrogazione chiede quali mosse e
azioni vuole intraprendere la giunta visto che «cultura, salute,
attività produttive e vitivinicole sono già nelle mani degli altri
Comuni». La posizione del primo cittadino non cambia e
anche nella seduta di consiglio ribadisce che «anche se il Comune non
avrà diritto a partecipare alle assemblee Asdi vuole essere e lo
sarà il primo partner al fianco della spa e di tutti gli attori
dell’attività industriale dell’ambito. Proprio per
agevolarne le attività la scelta di uscire ora con la dismissione delle
quote per anticipare la riforma ed essere pronti a partire quando
sarà approvata dalla Regione. La scelta può essere vista come rischiosa,
ma non è intenzione di nessuno perdere il controllo
sulla parte economica del distretto». Silvia Riosa
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