mercoledì 5 novembre 2014

«Sedia, per Manzano nessuna sconfitta»

Rassegna Stampa - Novembre 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Sedia, per Manzano nessuna sconfitta»
 Maggioranza e opposizione concordi: il trasloco al Catas è solamente un’opportunità per il Polo del legno-arredo

Manzano, 2 Novembre 2014
  Il trasferimento della sede di Asdi sedia a San Giovanni al Natisone per Manzano non è una sconfitta, ma una nuova opportunità. Questa il punto di partenza unanime delle diverse forze politiche che governano l’ex Capitale della sedia. La notizia dell’unione logistica di Asdi con Catas, che quindi andranno a formare un unico Polo del legno-arredo, ha raccolto un consenso pressoché unanime, anche se con alcune differenze di posizioni e opinioni.
Il sindaco Per il primo cittadino, Mauro Iacumin, il trasferimento non significa togliere qualcosa a Manzano – i nuovi uffici si trovano a soli quattro chilometri rispetto alla sede attuale – e la scelta del cda di Asdi non pregiudicherà in alcun modo gli obiettivi strategici di sviluppo. Al contrario, invece, con questo trasferimento si potranno ridurre i costi di gestione, liberando maggiori risorse da mettere a disposizione delle imprese. Asdi da sempre lavora per l’intero distretto, che non è rappresentato ovviamente soltanto da Manzano. L’unione logistica con Catas, quindi – è la conclusione –, non potrà che accrescerne il potere economico che andrà a beneficio di tutto il distretto industriale del legno.
L’opposizione Anche dalle forze di minoranza l’unione e il trasferimento nel vicino comune è una cosa che ha evidentemente riscontri positivi, ma non mancano i “però”. Per il capogruppo di Ricostruiamo Manzano, Daniele Macorig, è indubbio che lo spostamento rappresenta un indebolimento locale, che però può essere accettato in ottica di rafforzamento dell’ambito distrettuale della sedia. Questa soluzione rappresenta, secondo il capogruppo d’opposizione, una grande opportunità per i comuni di Manzano e di San Giovanni al Natisone per ritrovare e ridare al distretto una posizione di rilievo nei confronti dei distretti del Cividalese e di Trieste. E ancora una occasione di confronto volta a trovare un equilibrio e un potere di negoziazione anche in vista della riforma regionale degli enti locali. Per Lorenzo Alessio, di Progetto Manzano, invece, il trasferimento è un passaggio naturale e una scelta obbligata volta alla necessità di collaborazione tra gli enti. Indubbiamente – precisa però l’altro referente della minoranza manzanese – non si può negare che Manzano così stia perdendo la sua centralità. E' necessario quindi discutere e lavorare per ridare a quella che è stata la Capitale della sedia la sua posizione e il ruolo che negli ultimi anni è andata indubbiamente perdendo.
Il distretto Qualche segnale di risveglio, anche se ancora non si può parlare di ripresa, dalle imprese c’è. L’aumento del traffico pesante sulle strade, soprattutto sulla strada regionale 56, è quello più visibile. Il progetto, poi, di creare uno “showroom” collettivo, che raduni i prodotti delle aziende del distretto, è stato accolto con favore dalla maggior parte delle aziende. I presupposti, quindi, sembrano essere quelli giusti. Silvia Riosa 


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