sabato 28 marzo 2015

Calligaris taglia il personale 30 esuberi solo a Manzano

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Calligaris taglia il personale 30 esuberi solo a Manzano
 L’azienda ha comunicato la riduzione tra gli impiegati del quartier generale Allarme dei sindacati. Minen (Uil): potrebbe essere la punta dell’iceberg

Manzano, 27 Marzo 2015
  Trenta esuberi alla Calligaris di Manzano. L’azienda ha comunicato ai sindacati l’entità del taglio che colpirà soltanto gli impiegati. E il numero potrebbe anche salire perché si tratta di trenta contratti a tempo pieno o equivalenti. Diciassette persone sarebbero già state individuate. Ma secondo la Feneal Uil «questa potrebbe essere soltanto la punta dell’iceberg perché le perdite hanno toccato i 50 milioni in cinque anni, 12 soltanto nel 2014», spiega preoccupato il segretario udinese Massimo Minen. I primi segnali di incertezza alla Calligaris risalgono al 2007, quando l’azienda vendette il 40 per cento delle quote al fondo L Capital (Louis Vuitton). In quel periodo l’azienda fatturava oltre 150 milioni di euro. «Ma con l’ingresso del fondo cambiarono anche le strategie aziendali – ricorda Minen – e si puntò dritto su negozi a marchio aperti in tutto il mondo, abbandonando i clienti classici. La crisi economica ha fatto il resto e l’azienda ha perso circa 10 milioni di fatturato l’anno». Nel 2014 il “ritorno a casa”. Perché Calligaris riacquista il 40 per cento delle quote cedute al fondo e ritorna proprietaria esclusiva dell’azienda. Nel marzo 2014 viene anche sottoscritto un accordo di cassa integrazione straordinaria per la riorganizzazione. Nella sola sede centrale di Manzano sono coinvolte 189 persone per due anni. «L’accordo sottoscritto con i sindacati prevedeva investimenti, impegno in formazione e riqualificazione del personale, oltre a una riorganizzazione degli uffici», ricorda Minen. L’anno chiude con un fatturato di 120 milioni, 580 punti vendita di cui 70 monomarca, 6 mila clienti e oltre 600 dipendenti a libro paga di cui 400 in Friuli (tra Manzano e San Giovanni al Natisone). In questi giorni la tegola esuberi. «La Calligaris nel frattempo ha dato mandato alla società di consulenza Bain and company di elaborare uno studio per un piano strategico di crescita – ricorda Minen –. E la riorganizzazione degli uffici prevede l’esubero di 30 figure “equivalent full time”, perciò il numero non è nemmeno ben definito. Potrebbero anche essere 60 lavoratori part time». Le organizzazioni sindacali durante le prime settimane di trattativa hanno chiesto fosse applicato il criterio della volontarietà nella riorganizzazione del personale a zero ore. «L’azienda potrebbe fare uno sforzo e impegnarsi sulla rotazione per diminuire il numero degli esuberi o gestire la riorganizzazione con gli ammortizzatori a disposizione, come sta facendo nelle sedi produttive – auspica Minen –. Anche perché le perdite di fatturato sono importanti e non può certo essere il taglio di 30 contratti a risolverle». Oggi pomeriggio è in calendario un altro incontro. Michela Zanutto

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