sabato 28 marzo 2015

Manzano al bivio sulla Grande sedia

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Manzano al bivio sulla Grande sedia
 Il Comune deve scegliere se abbattere o riparare il simbolo Il problema dei fondi. In “stand-by” il progetto del museo

Manzano, 27 Marzo 2015
  Grande sedia e Museo della sedia arrivano in consiglio e le polemiche non si fanno attendere. Due interrogazioni presentate dal gruppo di opposizione Ricostruiamo Manzano (Macorig, Beltramini,Genova) che, a detta del capogruppo Daniele Macorig, si aspettava una risposta diversa e più »concreta». Invece per Ricostruiamo questi argomenti come altri (vedi polisportivo comunale) hanno come filo conduttore «l’incapacità della giunta Iacumin di prendere in mano la situazione e soprattutto di agire». Grande sedia: dal 2013, anno del primo crollo di una parte dello schienale, la situazione è peggiorata e ora l’amministrazione deve decidere se abbattere o ristrutturare. Scelta che ha un vincolo preciso: chi mette i soldi? Tutto a carico delle casse comunali è un opzione impensabile su stessa ammissione del sindaco, che nel corso della seduta ha parlato di «promesse di interventi e sovvenzioni da parte di privati» che per ora restano tali, anche se da tempo l’amministrazione si sta muovendo perché diventino qualcosa di più. Museo della sedia: circa 500 mila euro è la somma che rimane a disposizione. Anche in questo caso prima di decidere come investire la somma si sta procedendo con la catalogazione dei beni in possesso del Comune che serviranno a riempire il sito. Pare comunque certa la volontà, da parte della maggioranza, di portare avanti il progetto dopo le valutazioni del caso e una pianificazione oculata. Grande sedia e Museo, quindi, per ora in “stand-by”. Che per Ricostruiamo Manzano significa una sola cosa: «Totale incapacità di decidere cosa fare». Secondo il gruppo di opposizione la situazione sta diventando allarmante. Da un lato la linea della maggioranza è di concentrarsi sui problemi del territorio, senza dimenticare simboli e progetti importanti, certo, ma questi vengono dopo altri. Dall’altro lato, per l’opposizione i risultati del lavoro di questi primi mesi dovevano già vedersi. «È inutile lamentarsi di cosa hanno trovato o non trovato usandola come scusa per la cronica incapacità decisionale», affonda Ricostruiamo, cui fa eco l’inevitabile accusa dalla maggioranza al precedente governo guidato da chi ora è in opposizione e caduto anche perché non in grado di procedere con le opere pubbliche, tanto da “meritarsi” una penalità di 90 mila euro dalla Regione. Silvia Riosa

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