giovedì 12 marzo 2015

I soldi del museo girati alla scuola La minoranza: progetto sprecato

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
I soldi del museo girati alla scuola 
La minoranza: progetto sprecato
 Ricostruiamo Manzano contesta la giunta Iacumin: si era già speso per la sede e i materiali da esporre
Angelica Citossi: la “vetrina” della sedia non è mai decollata, in questo modo abbiamo salvato i fondi

Manzano, 11 Marzo 2015
   Torna a galla (e alla polemica) il Museo della sedia (con la Cittadella del design), un progetto di cui a Manzano ormai si parla dal lontano 2006, quando sono state stipulate le prime convenzioni con l’Università di Udine e con il Centro di catalogazione e restauro di Villa Manin a Passariano. Una storia di progetti, soldi e materiali di cui ora si chiede conto.
Il patrimonio
Nel 2007 erano già 176 i pezzi (sedie, strumenti per la tessitura delle sedie impagliate, banconi, torni e pialle) ai quali se ne sono aggiunti altri, tra donazioni e acquisizioni. Tutti questi pezzi da tempo sono conservati nei magazzini comunali in attesa di poter essere esposti e visibili al pubblico.
Il museo
Nel 2005 l’Antico Foledor Boschetti era stato ristrutturato con fondi pubblici proprio con il primario scopo di diventare la sede del Museo della sedia. Nel 2012, sotto la guida della giunta Driutti, si era affacciata la possibilità di realizzare la Cittadella del design, in cui uno spazio sarebbe stato riservato proprio all’esposizione dei beni in possesso dell'amministrazione. Idea, quella della cittadella, che poi non si era concretizzata, così come il Museo della Sedia, di cui ad oggi non esiste un progetto.
L'interrogazione
Per la realizzazione del museo era stato concesso dalla Regione un contributo di cui il Comune ha già incassato 7 annualità, pari a poco più di 262 mila euro. Soldi che l’amministrazione municipale ha poi chiesto e ottenuto dalla Regione di poter dirottare su un altro progetto, cioè la sostituzione dei serramenti della scuola di via Libertà. Scelta, questa, che poco ha convinto il gruppo di opposizione Ricostruiamo Manzano, che identifica la scelta come «semplicistica in virtù del fatto che le precedenti amministrazioni si erano adoperate nel raccogliere importanti contributi al fine di salvaguardare e testimoniare alle future generazioni le radici culturali di Manzano e del Distretto della sedia». Ricostruiamo Manzano si augura che almeno la parte residua del contributo possa essere destinata alla scopo iniziale, con parte del Foledor allestita a museo.
L’amministrazione Iacumin
«Poiché il museo non è stato mai realizzato e neppure progettato dalle passate amministrazioni – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Angelica Citossi –, al fine di evitare la revoca del contributo e la restituzione delle somme incassate per un progetto mai partito, abbiamo preferito avvalerci della possibilità offerta dalla Regione e di usare i fondi già incassati per realizzare un’opera destinata immediatamente al servizio dei cittadini». Per ora, quindi, niente museo, ma non è escluso che col residuo dei fondi ancora da incassare non possa essere realizzato in futuro. Silvia Riosa 
 

Nessun commento:

Posta un commento