sabato 14 marzo 2015

«Sul Museo della sedia 16 anni di immobilismo»

Rassegna Stampa - Marzo 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Sul Museo della sedia 16 anni di immobilismo»
 Il sindaco di Manzano, Iacumin, risponde ai predecessori Macorig e Driutti
Entro settembre la giunta dirà alla Regione se un progetto è ancora fattibile

Manzano, 14 Marzo 2015
   Non si fa attendere la replica del sindaco Iacumin e della giunta dopo le critiche arrivate dal gruppo di opposizione Ricostruiamo Manzano e dall’ex pirmo cittadino Lidia Driutti sull’accantonamento delprogetto sull Museo della sedia.
Botta e risposta
«Commenti e critiche che leggo in questi giorni dovrebbero essere rivolti a chi ci ha preceduto. Dal 1998 al 2014 ci sono stati tempo e possibilità economica per realizzare il Museo: nel 2014 ci siamo ritrovati senza un progetto concreto, ma solo parole e buone intenzioni. Sono certo che i cittadini ben comprendano che la colpa della mancata realizzazione di opere come questa non possa essere data a colui che arriva 16 anni dopo, ma a chi doveva operare prima e non lo ha fatto. L’esecuzione dell’ordinaria amministrazione è un obbligo nel rispetto dei cittadini, soprattutto in considerazione di quanto poco in tal senso era stato fatto negli ultimi 15 anni. La nostra amministrazione non perde di vista i grandi progetti, compreso il museo, sfruttando le risorse e mettendo in campo tutte le capacità per richiederne altre, senza dimenticare i bisogni quotidiani dei cittadini».
Parla l’assessore
«Di Museo della sedia si parla da anni – interviene l’assessore al patrimonio culturale, Hellen Pittino –. Già nel 1997 l’allora amministrazione Pozzetto aveva dato il via alla sua realizzazione. Poi l’allora sindaco Macorig decise di stralciare l’idea e impiegare i fondi in altri modi. Se ne riparla nel 2005 e 4 anni più tardi viene fatta una nuova richiesta alla Regione di contributo per realizzare il museo in altra area; sono concessi 750 mila euro a fronte di un’esposizione del Comune pari a 250 mila euro di fondi propri e all’acquisto dell’area entro tre anni. L’area non è mai acquistata e fondi già incassati se non usati dovevano essere resi».
I documenti
«Questi nove mesi sono serviti a raccogliere i documenti relativi al museo nei vari uffici – rilevano sindaco e assessore –: a fronte di un inventario di circa 180 pezzi, solo 25 sono stati inseriti nel Catalogo della Regione. Tutto il materiale donato dal 2006 a oggi non è inventariato. Il Museo della sedia non è dietro l’angolo: i continui cambi di amministrazioni e l’immobilismo dal ’98 hanno fatto si che il Museo resti solo una parola da sbandierare. Entro settembre la Regione ci chiederà cosa vogliamo fare del rimanente finanziamento: allora saremo pronti con un progetto fattibile in linea con le esigenze di una popolazione». Silvia Riosa 

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