A Manzano bilancio nel mirino
Dure prese di posizione della minoranza che
vuole la fusione con San Giovanni. Il sindaco: prima le Uti
Manzano, 30 Maggio 2015
Approvato in consiglio comunale a Manzano il
bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017 non senza polemiche
tra maggioranza e opposizione. Voto contrario di entrambi i gruppi di
minoranza. Macorig, capogruppo di Ricostruiamo Manzano,
bolla il documento di previsione - che chiude su poco più di 8 milioni
e 200 mila euro - come «piatto» e orientato alla pura ordinaria
amministrazione, da paragonare a quello redatto lo scorso anno dal
commissario Silvia Zossi con la differenza che, questa volta, si
aggiungono 26 mila euro di spese per le indennità degli amministratori.
Un
bilancio privo di una premessa sulla futura riforma degli enti locali
che entro l’anno vedrà la nascita delle Uti e il passaggio di
alcune competenze alla futura assemblea dei sindaci. Fortemente
criticato anche il documento pluriennale, definito da Macorig
«scontato»,
in cui non vengono citati interventi relativi alla programmazione della
nuova stazione delle corriere, alla ristrutturazione della materna, al
museo
della sedia e alla piscina esterna. Nota dolente poi, secondo il
capogruppo di Ricostruiamo Manzano, i minori
trasferimenti da parte
della Regione per 485 mila. Tutto questo avvalora la necessità di
proseguire nella fusione con il Comune di San Giovanni al Natisone, per
il
cui referendum le opposizioni dei due Comuni sono al lavoro per la
raccolta delle firme. Progetto Manzano non risparmia critiche sulle
tasse, in
particolare sulla Tasi, che a loro parere - «e al consuntivo i numeri
dell’avanzo ci daranno ragione» sottolinea il capogruppo
Alessio - poteva non essere applicata. Insomma «si poteva fare meglio».
Critiche e prese di posizione alle quali il sindaco Iacumin
risponde a tono. «Un bilancio concreto e semplice che non vuol dire non
completo, ma al contrario attento ed equo. La tassazione non è
aumentata e anzi è tendenzialmente in calo. Tutte le opere pubbliche -
sottolinea - che devono essere fatte e che erano ferme e programmate si
stanno muovendo, a dimostrazione che la giunta non lavora in
“opposizione” al lavoro delle precedenti amministrazioni, ma per il bene
del
Comune. A questo si aggiunge una serie di scelte che devono fare i conti
con minori trasferimenti, limiti di spesa e il documento così
approvato permetterà alla maggioranza di poter lavorare con serenità».
Sulla fusione con San Giovanni, Iacumin ha ribadito che non
è mai stato contrario ma che ora davanti all’imminente avvio delle Uti è
necessario affrontare una cosa alla volta.

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