Rassegna Stampa - Luglio 2015
cav. Rosario Genova
Consigliere Comunale
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«Manzano e San Giovanni restino
divisi»
L’opinione dei parroci. Don Paoloni
contrario alla fusione tra i due Comuni. Don Rivetti: «Le sinergie possono funzionare»
Manzano, 31 Luglio 2015
«I tempi per la fusione non sono
maturi». A dirlo è il parroco di San Giovanni al Natisone, don Luigi
Paoloni, che rimarca il rischio che «i matrimoni di interesse
alla fine, come spesso accade, possano naufragare» e come «i cittadini
non sentano più di tanto questa esigenza». La Chiesa
prende posizione sulla ventilata fusione tra Manzano e San Giovanni al
Natisone. Ma i pareri sono contrastanti. «La fusione – spiega don
Paoloni – è certamente auspicabile. Ma la gente è più interessata ai
servizi che i comuni possono dare. La parte più
anziana del paese, a mio parere, difficilmente accetterà questa unione.
Ci tengono al loro paese e alle loro tradizioni». Secondo il
parroco non mancano le difficoltà «Già le associazioni fanno difficoltà a
fare rete. Figuriamoci se a fondersi sono due
comuni. E poi, comunque, non dobbiamo vedere il campanilismo sempre
nella sua accezione negativa. È anche una questione di orgoglio».
Dall’altro lato ci sono anche i vantaggi «Auspico che tutto ciò porti a
una semplificazione della macchina burocratica, a minori
spese. Di sicuro per il mondo imprenditoriale è un’opportunità, ma i
matrimoni di interesse non portano da nessuna parte, anzi non
vivono molto a lungo». Don Paoloni cita infine l’Uti «In questo momento
non sappiamo quali vantaggi o meno porterà
l’Unione territoriale intercomunale. Quindi pare quanto mai inopportuno
parlare adesso di fusione».
E
sulla politica dei piccoli passi è
d’accordo anche il diacono di Villanova dello Judrio, don Renato Zoff:
«Meglio iniziare da alcune collaborazioni, peraltro già
esistenti tra i due territori, e poi parlare di fusione - dice -.
Sarebbe più auspicabile un lasso di tempo di 5 anni. Forse stiamo
correndo
troppo». Don Zoff, però, benedice l’unione che dovrebbe portare alla
costituzione del comune unico, Manzano San Giovanni al
Natisone. «Ormai non possiamo pensare più al nostro orticello. I tempi
sono cambiati. Piccolo è bello, ma le sinergie hanno
dimostrato di funzionare di più».
Don
Nino Rivetti, parroco di Manzano, lancia, invece,
un appello affinché «la cittadinanza venga messa al centro della
fusione, prima degli interessi personali. La gente, che già si
sente delusa dal clima politico in generale, non deve subire questo
passaggio, ma deve diventare protagonista». Don Rivetti prende in
considerazione la grave situazione di crisi economica per fare le
proprie valutazioni «Non possiamo – spiega - non considerare i tanti
capannoni chiusi. Ricette giuste per ripartire non ci sono, ma la
fusione potrebbe essere un buon tentativo per voltare pagina». «Il
Distretto della Sedia – conclude - ha portato questi due comuni a essere
conosciuti in tutto il mondo. Ma ormai non possiamo più guardare
al passato. Manzano e San Giovanni al Natisone hanno molte affinità. E
bisogna guardare al nuovo”.
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