domenica 2 agosto 2015

«Manzano e San Giovanni restino divisi»

Rassegna Stampa - Luglio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Manzano e San Giovanni restino divisi»
 L’opinione dei parroci. Don Paoloni contrario alla fusione tra i due Comuni. Don Rivetti: «Le sinergie possono funzionare»

Manzano, 31 Luglio 2015
   «I tempi per la fusione non sono maturi». A dirlo è il parroco di San Giovanni al Natisone, don Luigi Paoloni, che rimarca il rischio che «i matrimoni di interesse alla fine, come spesso accade, possano naufragare» e come «i cittadini non sentano più di tanto questa esigenza». La Chiesa prende posizione sulla ventilata fusione tra Manzano e San Giovanni al Natisone. Ma i pareri sono contrastanti. «La fusione – spiega don Paoloni – è certamente auspicabile. Ma la gente è più interessata ai servizi che i comuni possono dare. La parte più anziana del paese, a mio parere, difficilmente accetterà questa unione. Ci tengono al loro paese e alle loro tradizioni». Secondo il parroco non mancano le difficoltà «Già le associazioni fanno difficoltà a fare rete. Figuriamoci se a fondersi sono due comuni. E poi, comunque, non dobbiamo vedere il campanilismo sempre nella sua accezione negativa. È anche una questione di orgoglio». Dall’altro lato ci sono anche i vantaggi «Auspico che tutto ciò porti a una semplificazione della macchina burocratica, a minori spese. Di sicuro per il mondo imprenditoriale è un’opportunità, ma i matrimoni di interesse non portano da nessuna parte, anzi non vivono molto a lungo». Don Paoloni cita infine l’Uti «In questo momento non sappiamo quali vantaggi o meno porterà l’Unione territoriale intercomunale. Quindi pare quanto mai inopportuno parlare adesso di fusione».
E sulla politica dei piccoli passi è d’accordo anche il diacono di Villanova dello Judrio, don Renato Zoff: «Meglio iniziare da alcune collaborazioni, peraltro già esistenti tra i due territori, e poi parlare di fusione - dice -. Sarebbe più auspicabile un lasso di tempo di 5 anni. Forse stiamo correndo troppo». Don Zoff, però, benedice l’unione che dovrebbe portare alla costituzione del comune unico, Manzano San Giovanni al Natisone. «Ormai non possiamo pensare più al nostro orticello. I tempi sono cambiati. Piccolo è bello, ma le sinergie hanno dimostrato di funzionare di più».
Don Nino Rivetti, parroco di Manzano, lancia, invece, un appello affinché «la cittadinanza venga messa al centro della fusione, prima degli interessi personali. La gente, che già si sente delusa dal clima politico in generale, non deve subire questo passaggio, ma deve diventare protagonista». Don Rivetti prende in considerazione la grave situazione di crisi economica per fare le proprie valutazioni «Non possiamo – spiega - non considerare i tanti capannoni chiusi. Ricette giuste per ripartire non ci sono, ma la fusione potrebbe essere un buon tentativo per voltare pagina». «Il Distretto della Sedia – conclude - ha portato questi due comuni a essere conosciuti in tutto il mondo. Ma ormai non possiamo più guardare al passato. Manzano e San Giovanni al Natisone hanno molte affinità. E bisogna guardare al nuovo”.

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