mercoledì 19 agosto 2015

«No al riavvio dell’inceneritore»

Rassegna Stampa - Agosto 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«No al riavvio dell’inceneritore»
 Visintini: siamo pronti a una mobilitazione contro l’amministrazione di Davide Vicedomini

Manzano, 19 Agosto 2015
  Torna l’incubo inceneritore a Manzinello. A lanciare l’allarme è il comitato ambiente di Manzano, che si dice «pronto a una mobilitazione – avverte il rappresentante Marino Visintini – qualora l’amministrazione non fornisse spiegazioni alla ventilata ipotesi di riapertura dell’impianto della ditta Nuova Romano Bolzicco». Una vicenda, quella dell’inceneritore, che si trascina, tra carte bollate, sequestri, incendi e fallimenti, dal 2001, quando il circolo di Legambiente chiese all’allora giunta di centro destra, alla Provincia di Udine e all’Arpa una serie di verifiche sulla tipologia dei rifiuti portati all’incenerimento. I controlli, effettuati successivamente a un esposto presentato in Procura, riscontrarono alcune irregolarità, tra cui il superamento del doppio dei valori limite normalmente stabiliti per le diossine. L’impianto fu poi sequestrato l’11 settembre 2007 dal corpo forestale regionale e dai carabinieri del Noe su disposizione del giudice per le indagini preliminari. Seguirono una serie di incendi. Tra il 2013 e il 2014 la vicenda sembrò concludersi con l’assoluzione del proprietario della ditta, Roberto Lovato, e il fallimento della Romano Bolzicco. Ma, in queste ultime settimane, l’interesse per l’inceneritore si è nuovamente riacceso, dopo che una nuova compagnia societaria si è aggiudicato all’asta l’intera area. «Non resteremo fermi – dice Visintini – siamo pronti a indire un’assemblea pubblica». Preoccupazione giunge anche dal comitato di Manzinello. «Non possiamo dimenticare il passato – dice l’attivista Livio Fantini – Vogliamo che la nostra salute venga tutelata e che si effettuino controlli sui rischi. Per anni abbiamo respirato le diossine emesse dai camini dell’impianto. E ora non vogliamo sia riavviato l’inceneritore». Il termovalorizzatore era nato per distruggere gli scarti del legno provenienti dal Triangolo della Sedia «poi – afferma Fantini – non è stato così. L’inceneritore bruciava anche vernice e plastica. E temiamo che questo possa ripetersi». Il comitato, a seguito del riavvio dei lavori nelle ultime settimane, aveva preso contatto con l’amministrazione «ma l’incontro – precisa Fantini – è stato spostato a settembre».

Nessun commento:

Posta un commento