sabato 3 ottobre 2015

«Con la fusione meno spese e maggiori servizi»

Rassegna Stampa - Ottobre 2015


cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
«Con la fusione meno spese e maggiori servizi»
 San Giovanni: affollata assemblea del fronte del sì. L’esperienza di Anzil, sindaco di Rivignano-Teor

SAN GIOVANNI AL NATISONE, 3ottobre 2015
  Procede la raccolta delle firme necessarie per indire il referendum relativo alla fusione tra i Comuni di San Giovanni e Manzano. Giovedì sera l’auditorium delle scuole ha ospitato un’assemblea molto partecipata, organizzata dai promotori dell’iniziativa per spiegare ai cittadini le motivazioni che spingono verso la fusione. Relatori dell’incontro proprio i quattro promotori, ovvero Cesare Mangoni e Giusto Maurig per San Giovanni, Daniele Macorig e Lorenzo Alessio per Manzano, i quali hanno ospitato Mario Anzil, sindaco di Rivignano-Teor, che ha portato la sua esperienza. Fra il pubblico moltissimi cittadini interessati all’argomento. Un momento “per capirne di più” prendendo le informazioni di prima mano e utile per porre quesiti diretti. «Dobbiamo farci forza. Questa iniziativa è avvallata da effettivi risparmi, mentre il project planning delle Uti non c’è» ha esordito Maurig, lanciando poi l’invito a partecipare con forza e in gran numero a questo referendum. «Si tratta di creare un nuovo Comune che offrirà servizi migliori ai cittadini e potrà pianificare lo sviluppo del territorio su base più ampia. Nessuno abbatterà i campanili: le identità dei singoli paesi rimarranno tali, non solo degli attuali capoluoghi, ma anche delle frazioni» ha assicurato Mangoni. Anzil, dal canto suo, ha raccontato la propria esperienza: «Unendo le risorse. abbiamo meno spese e maggiori servizi. Il problema è la classe politica attuale, che appare inadeguata e non conosce nemmeno i confini storici e naturali della nostra regione. Le riforme non devono essere calate dell’alto - attacca sulla creazione delle Uti - . Il Comune è l’ente di prossimità, più della metà dei servizi viene erogata dal Comune, a fronte del solo 8% della spesa pubblica. Siate artefici e protagonisti del vostro destino». Per l’indizione del referendum, entro i primi giorni di febbraio, dovranno essere depositate in Regione le firme relative al 15% degli aventi diritto al voto. «Precisiamo che la firma - hanno ricordato i relatori - non è un voto a favore, ma dà soltanto la possibilità a tutti i cittadini di esprimersi a favore o contro la fusione attraverso il referendum». Le firme con cui si chiede la consultazione popolare possono essere depositate nell’ufficio anagrafe di residenza oppure raccolte dai consiglieri comunali proponenti. Il prossimo appuntamento è previsto per giovedì 8 ottobre a Manzano.

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