Manzano: degli antichi fasti restano soltanto
la ciminiera e un terreno incolto In via Lungoroggia diverse operazioni
immobiliari senza esito e poi più nulla
Manzano, 18 ottobre 2012
Un tempo
ospitava la più “antica” fabbrica di sedia del Manzanese, quella dei
fratelli Fornasarig, che la fondarono alla fine dell’800. Oggi dell’area
denominata appunto “ex Fornasarig” è rimasta soltanto l’antica ciminiera,
salvata dalle demolizioni a ricordo del passato glorioso di quella generosa
industria che ha dato benessere a Manzano. Per il resto, sono solo campi
incolti e transenne che ne delimitano il passaggio.
Vederla da
via Lungoroggia mette un po’ di tristezza: sembra quasi il simbolo della
decadenza di un impero che conserva le sue vestigia; accanto, il vecchio
mulino e il corso d’acqua che un tempo offriva preziosa energia. L’area,
però, non è del tutto abbandonata: segnaletica, parcheggi, strade,
fognature e marciapiedi testimoniano che qui un progetto c'era.
“Fratelli
Fornasarig” restò operativa per quasi un secolo, poi, dopo le generazioni
di Silvio e Gastone, l’azienda fu data in locazione e alla fine degli anni
Novanta i terreni furono ceduti a immobiliari veneti. Poi ancora operazioni
immobiliari: un’altra società, sempre veneta, agli inizi del 2000,
intravide il business.
Si tratta,
in effetti, di un’area perfetta per realizzare un centro residenziale,
direzionale e commerciale. Acquistò quindi a prezzi molto alti, almeno per
il mercato friulano; un investimento che non riuscì però a far fruttare,
perché nel frattempo l’economia e la famigerata bolla americana hanno
stravolto il panorama immobiliare.
Con il
crollo dei prezzi delle case, la società veneta decise dunque di bloccare
qualsiasi edificazione, poiché non rientrebbe mai della spesa effettuata.
Insomma, quel terreno in via Lungoroggia a Manzano, oggi come oggi, vale
poco o niente, tant’è che l’autorizzazione rilasciata dal Comune per
realizzare i 38 appartamenti previsti non è mai stata ritirata. Risultato:
l’area è chiusa e in abbandono da 10 anni.
Le opere
infrastrutturali, però, sono state tutte eseguite, come conferma
l’assessore comunale ai lavori pubblici Valmore Venturini: «Nel 2002 spiega
l’amministratore manzanese -, con l’approvazione del Piano regolatore
particolareggiato di iniziativa privata, abbiamo provveduto alle opere di
urbanizzazione ordinarie. Dopo tanto tempo, è ora il caso di collaudarle e
verificare se, in caso di difformità, vi sono interventi da eseguire».
Dopodiché,
l’area potrà essere fruibile, ma, tolte le transenne, tutto ciò che i
manzanesi potranno ammirare sarà solo la vecchia ciminiera, circondata
dall’erbaccia.
Rosalba Tello©RIPRODUZIONE RISERVATA
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