sabato 10 novembre 2012

L’albergo vuoto nel “paese dei morti”





cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
L’albergo vuoto nel “paese dei morti”
Manzano: in difficoltà l’hotel Natisone, l’unico in centro. I titolari: il comparto della sedia è in crisi e la Danieli ci taglia fuori

Manzano, 10 novembre 2012

Quatto anni fa il distretto prosperava, le fabbriche della sedia portavano benessere, Manzano era il nucleo di un territorio ricco e con un ottimo giro di affari. Nulla, o quasi, lasciava presagire la crisi che avrebbe messo in difficoltà moltissime imprese, e con esse l’intero indotto. Lo sa bene Enzo Centra, gestore dal 2008 dell’Hotel Natisone, unica struttura alberghiera del centro, oggi in fortissimo calo di presenze. «Qui non si muove niente - commenta amareggiato -, è il paese dei morti». Il 12 dicembre di 4 anni fa Enzo e la moglie Fatima avevano inaugurato con una grande festa l'albergo, un 3 stelle a conduzione familiare con 25 camere, non modernissime ma decorose. Voglia di festeggiare l’anniversario, però, non c’è. Finora tutte le iniziative dei titolari per rivitalizzare il paese sfruttando questa struttura sono state smontate una ad una. «Mi sarebbe piaciuto creare un polo della musica; abbiamo una sala grande che si presta, dove il venerdì sera organizziamo il karaoke. Ma, tra vincoli, Siae e burocrazia non abbiamo potuto concretizzarlo». Nella sala da ballo c’è il bar (con molti analcolici per i ragazzi), il camino, poltrone, un piccolo palco dove si suona e si canta. Arredo un po’ demodé, ma semplice e confortevole, ideale forse, più che per i giovani, per un arzillo gruppo di anziani. «Infatti, ecco un’altra proposta che non ha avuto seguito. Qui c’è tanto spazio per ospitare persone di una certa età, autosufficienti, che possono incontrarsi e giocare a carta, ricamare, ballare, insomma farsi compagnia». Una sorta di alternativa al centro diurno, quindi, ma anche questa iniziativa, proposta al Comune, non ha decollato. È sempre gli anziani avrebbero potuto far buon gioco agli affari di Centra: «Quando nel 2008 ho preso in gestione l’albergo ci avevano prennunciato l’apertura, a Villa Codelli, qui di fronte, di una residenza per anziani. Pensavo quindi di poter ospitate le tante famiglie che sarebbero venute a trovare i loro cari». Ma Villa Codelli, a oggi, è abbandonata. Non aiuta nemmeno la vicinanza di un colosso dell’industria come la Danieli, che probabilmente - a detta di Enzo - orienta i suoi lavoratori e ospiti verso altri circuiti alberghieri. «I nostri clienti passano da Manzano per lavoro, e quindi ci sono periodi morti come questi, con un solo ospite. I prezzi vanno dai 45 a 60 euro, ma, non mi vergogno a dirlo, recentemente ho venduto una camera a 35 euro». Gli stranieri sono rari. Grazie a booking.com, in questi giorni è giunta una coppia di francesi ed Enzo li ha trattati coi guanti, sfornando gustosi manicarretti romani. Ma non è bastato: avevano prenotato 2 notti e invece sono scappati via dopo la prima: la sera in paese non trovavano nulla da fare, hanno optato per altri lidi. Altri stranieri, graditissimi dai titolari perché rimpinguavano un po’ le casse dell’hotel, sono stati i profughi scappati dalla Libia. «Ma poi li hanno trasferiti al Civiform di Cividale, chissà perchè». Però un giovane del Bangladesh Enzo se lo è cresciuto e dopo uno stage di cucina ora è assunto come chef».
 
Rosalba Tello ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Sito web :  www.rosariogenova.it

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