sabato 1 dicembre 2012

«Sul delitto di Manzano i carabinieri non mollano»





cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
«Sul delitto di Manzano i carabinieri non mollano»
Il capitano Pasquariello ospite del Lions Udine Host ha parlato del caso Tulissi «Nessun confronto con il duplice omicidio di Lignano, sono casi troppo diversi»

Manzano, 29 novembre 2012

«Stiamo lavorando con il massimo impegno per individuare l'assassino, come promesso alla famiglia Tulissi». Il Comandante del Nucleo investigatori dei Carabinieri di Udine, capitano Fabio Pasquariello, ospite al Lions Club Udine Host, lo ha puntualizzato: sarebbe l’unico suo caso irrisolto e, dopo il successo delle indagini di Lignano, ora l’impegno si riconcentra sul delitto di Tatiana Tulissi, uccisa da mano ignota 4 anni fa nella villa del suo compagno Paolo Calligaris. Dopo l’archiviazione di Paolo e di suo figlio Giacomo, risultati negativi all’esame dello stub (ha sostituito il guanto di paraffina che rileva tracce di polvere da sparo), «le indagini sono riprese in maniera più vasta - ha detto il capitano -, una squadra ci sta lavorando intensamente e speriamo tutti di farcela, anche adottando tecniche che 4 anni fa non c’erano». Inutile chiedere se i sospetti ricadono sulla pista familiare o sulla rapina: la stampa, viene appositamente sviata per evitare che si vanifichino le ricerche. «Purtroppo le notizie che danno giornali e tv possono nuocere» ha detto l’ospite, rispondendo alle domande dei soci Lions che hanno seguito l’intervento con vivo interesse. Pasquariello ha mostrato un video in cui si ripercorreva l'iter delle indagini del delitto di Lignano, che, a differenza di quello di Manzano, ha da subito offerto maggiori possibilità di soluzione: «Non vi è stata un'azione fulminea come nel caso Tulissi, a Lignano gli assassini si sono fermati un’ora o più, lasciando e portando con sé tracce». La scena del crimine è poi, nei due casi, completamente diversa: nel cortile lastricato della villa di Calligaris non sono rimaste impronte, al contrario dell’abitazione dei coniugi Burgato, dove è stato ritrovato un piccolo pezzo di carta igienica con il dna degli assassini. Un mese di lavoro intensissimo, in cui le nuove indagini tecniche (i Ris di Parma) si sono sposate perfettamente con quelle tradizionali (gli uomini dell’Arma hanno percorso via Udine, dove i Burgato avevano il negozio e la madre degli assassini la gelateria, centinaia di volte), basate su esperienza e intuito. Prima di ricevere dal presidente Lions Club Udine Host, l’ingegner Carlo Brunetti, una targa e il gagliardetto del club, il capitano Pasquariello ha fornito utili indicazioni ai presenti per evitare truffe e rapine: per aprire le porte di accesso ai bancomat basta inserire una semplice tessera magnetica («mai usare il bancomat, sennò i ladri copiano i dati»); disturbare il “lavoro"”dei ladri in casa disponendo sul pavimento bottiglie di plastica, non lasciare chiavi e borse all’entrata o il portafogli in luoghi “classici” come il comodino; in caso di rapina non reagire, piuttosto “catturare” particolari utili poi per una testimonianza.

Sito web :  www.rosariogenova.it

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