sabato 26 gennaio 2013

«Zfu non solo a Manzano ma all’intera zona sedia»







cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
«Zfu non solo a Manzano ma all’intera zona sedia»
 I sindaci di San Giovanni al Natisone e Chiopris Viscone criticano la collega Driutti «Problemi comuni, gli aiuti servono a tutti». Maurig (Asdi): ci sia un’azione corale

Manzano, 25 gennaio 2013

  La necessità di ottenere una Zona franca urbana nell’area del distretto della sedia per risollevare le sorti dell’intero comparto non è una novità, essendo tra l’altro presente nel piano di sviluppo per il rilancio del distretto della sedia elaborato un paio d’anni fa da Asdi. Quel che lascia perplessi gli amministratori del territorio, però, è l’iniziativa individuale del sindaco di Manzano, Lidia Driutti, che si unisce ai due Comuni di confine, Gorizia e Tarvisio, per la richiesta del riconoscimento. Questo è il pensiero espresso da due sindaci, Franco Costantini per San Giovanni al Natisone e Carlo Schiff per Chiopris Viscone, due dei Comuni storici del distretto della sedia. «Quello della Zfu è certamente un necessità – afferma Costantini –, ma il problema deve riguardare tutto il distretto e non un singolo Comune. Tutti gli strumenti che si possono mettere in atto per vincere la crisi vanno sostenuti e perseguiti, ma se si coinvolgono più forze c’è più possibilità di ottenere un risultato». «Non dimentichiamoci – conclude il primo cittadino di San Giovanni al Natisone – che proprio Asdi aveva fatto un’indagine predisponendo un piano di livello distrettuale riguardante una fiscalità di vantaggio per le imprese quale contrasto alla disoccupazione e alla depressione sociale ed economica del nostro territorio». «Credo che ci siano proprio tutte le condizioni per intavolare una discussione con la Regione – afferma il sindaco di Chiopris Viscone, Carlo Schiff – che porti a riconoscere la Zona franca urbana a tutta la zona del distretto della sedia, o perlomeno a tutti i Comuni dove vigeva il lasciapassare. Questo perchè ritengo che tutti i Comuni abbiano lo stesso problema di difficoltà economica e siano nella stessa condizione come livello di disoccupazione e di criticità delle imprese insediate». «Ecco dunque una richiesta esplicita di due sindaci per un’azione più allargata, al fine di garantire una forte e tangibile ripresa delle attività produttive permettendo a quanti stanno operando sul territorio di poter competere con i produttori di oltre confine – interviene Giusto Maurig presidente di Asdi sedia –. E’ necessario prevedere una serie di forme di finanza di sviluppo per le imprese presenti nel distretto». «Auspichiamo quindi – conclude Maurig – che ci sia un’azione corale per dare forza alle richieste e ottenere una fiscalità di vantaggio per l’intero distretto della sedia». Le zone franche urbane, ricordiamo, sono caratterizzate da una fiscalità di vantaggio per le piccole imprese e rappresentano strumenti di contrasto della disoccupazione e della depressione sociale ed economica del territorio, in maniera del tutto analoga a quanto già avviene in Francia, dove sono state delineate ben 85 aree di riqualificazione. La fiscalità di vantaggio, conformemente ai principi comunitari, consiste in un sistema di esenzioni che può essere applicato – a prescindere da espliciti riferimenti geografici – ad aree individuate in base a indicatori di crisi e questo per il distretto della sedia, a parere di tutti, è purtroppo una necessità.



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