«Inaccettabile il no regionale al raccordo con Palmanova»
I sindaci di Manzano e San Giovanni contestano
Serracchiani Martines nel mirino di Confindustria e di Confartigianato
Manzano, 23 maggio 2013
«Sicuramente non staremo zitti su questa decisione, ne parleremo
con Serracchiani. Ci faremo sentire». Sulla Palmanova-Manzano il sindaco di
Manzano. Lidia Driutti, non fa passi indietro, nemmeno dopo che il parere
della Regione sul futuro di quest’opera sia ormai ben chiaro: non s’ha da
fare. Piuttosto si destinino i soldi del collegamento veloce ad altre
infrastrutture. Una decisione che si è abbattuta sui sindaci del Distretto,
riuniti ieri sera in assemblea all’Asdi sedia proprio per discutere, assieme
alle categorie, il da farsi dopo il «niet» di Serracchiani. «Studieremo una
strategia da porre in atto nei confronti dalla Regione: siamo convinti che la Palmanova-Manzano
sia l’unica valida alternativa alla crisi. Non è solo una strada, è un
progetto di sviluppo», ribadisce Driutti. «Siamo davvero amareggiati –
aggiunge il primo cittadino di San Giovanni al Natisone, Franco Costantini
–, sappiano che una strada non risolve tutti i problemi, ma certamente
favorirebbe l’area. Nel mio Comune, per esempio, alcune aziende si erano
dichiarate interessate a insediarsi nel Distretto in previsione proprio
della realizzazione dell’opera. Spero che a questo punto la presidente
della Regione venga nel Distretto a spiegarci cosa intende fare per
migliorare la viabilità della zona». Costantini era convinto che il
progetto fosse ormai pienamente condiviso e che, andando in appalto
l’opera, finalmente si procedesse coi lavori: «Della bretella di parla da
otto anni, speravo fossero finite le prese di posizione. Ridimensionare
l’opera significherebbe ripartire da zero. Ci interessa capire davvero che
intenzione ha la Regione
e se c’è volontà di trasferire quei soldi altrove». Le categorie non
replicano a Serracchiani perché il loro “bersaglio” in realtà è un altro:
il sindaco “dissidente” di Palmanova, Francesco Martines. «Mi asterrei
anche dal fare commenti, non vorremmo prestarci alle polemiche che Martines
alimenta sulla stampa – afferma il presidente di Confartigianato, Graziano
Tilatti –. Però gli chiederemo cosa intende fare lui per il Distretto: ci
faccia pure una lezione di economia, siamo pronti a imparare. Se Martines
ha brillanti idee per salvare anche soli pochi posti di lavoro, allora noi
siamo a disposizione». «Non getto fango su alcuno, come invece fa qualcun
altro – rimarca, senza citare Martines, Adriano Luci, presidente di
Confindustria Udine –. Dico solo che in un Paese civile le opere non si
progettano per arrivare a realizzarle 20 anni dopo. E lascio ad altri
valutare questa constatazione. Il territorio allargato del Distretto non ha
mai chiesto alcunchè in passato, oggi si ritrova abbandonato a stesso.
Dobbiamo arrivare a una soluzione, che non è certo la lotta sui giornali». Rosalba
Tello
Paniccia: la bretella
non rappresenta più una priorità
MANZANO «Il progettato collegamento stradale Manzano-Palmanova
non rientra più fra le priorità, a giudizio dell’Associazione piccole e
medie industrie di Udine, né a livello regionale, né a livello locale». Per
il presidente dell’Api Udine, Massimo Paniccia, non si tratta tanto di una
contingenza con la crisi economica in atto, «poiché, se così fosse,
quest’opera tornerebbe utile per rilanciare il settore delle costruzioni.
Si tratta piuttosto di una valutazione sull’uso più razionale delle risorse
finanziarie disponibili volte a miglioramento e ammodernamento della
viabilità». «Come già rappresentato, a questo proposito, al neopresidente
della Regione Fvg, Debora Serracchiani, andrebbe anche chiarito se le
risorse già stanziate costituiscono un contributo dello Stato a fondo perso
o sono alimentate da un mutuo che si deve ancora accendere – aggiunge
Paniccia –. E, in ogni caso, va altrettanto precisato se possono essere
dirottate su altre opere». Un secondo elemento di valutazione, conclude
Paniccia, va ricercato nell’impatto ambientale dell’opera rispetto ad altre
alternative e, quindi, per l’Api Udine è preferibile il collegamento della
zona artigianale di San Vito al Torre col futuro casello autostradale di
Aiello, oltre a riqualificare la viabilità locale. (r.t.)
Coppeto: quei soldi al mondo del lavoro
Cna
Non tutti i rappresentanti delle categorie concordano
sull’utilità dell’opera: «Quella strada non mi ha mai convinto e a maggior
ragione oggi sono soldi sprecati». Nello Coppeto, presidente regionale e
provinciale degli artigiani Cna, conferma il «no» all’opera, come
d’altronde ha sempre ribadito nel tempo: «Sarebbe denaro male investito,
allo stato attuale ci sono ben altre priorità. Condivido appieno, perciò,
quanto deciso dalla presidente Serracchiani: non abbiamo mica miliardi nel
cassetto, il mondo del lavoro ha bisogno urgente di quei soldi. Altro che
strade, qui dobbiamo sostenere le Pmi, aiutare artigiani e imprenditori a
tenere in piedi le aziende». (r.t.)
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