venerdì 24 maggio 2013

«Inaccettabile il no regionale al raccordo con Palmanova»







cav. Rosario Genova

Vice Sindaco - Comune di Manzano
«Inaccettabile il no regionale al raccordo con Palmanova»
I sindaci di Manzano e San Giovanni contestano Serracchiani Martines nel mirino di Confindustria e di Confartigianato

Manzano, 23 maggio 2013
«Sicuramente non staremo zitti su questa decisione, ne parleremo con Serracchiani. Ci faremo sentire». Sulla Palmanova-Manzano il sindaco di Manzano. Lidia Driutti, non fa passi indietro, nemmeno dopo che il parere della Regione sul futuro di quest’opera sia ormai ben chiaro: non s’ha da fare. Piuttosto si destinino i soldi del collegamento veloce ad altre infrastrutture. Una decisione che si è abbattuta sui sindaci del Distretto, riuniti ieri sera in assemblea all’Asdi sedia proprio per discutere, assieme alle categorie, il da farsi dopo il «niet» di Serracchiani. «Studieremo una strategia da porre in atto nei confronti dalla Regione: siamo convinti che la Palmanova-Manzano sia l’unica valida alternativa alla crisi. Non è solo una strada, è un progetto di sviluppo», ribadisce Driutti. «Siamo davvero amareggiati – aggiunge il primo cittadino di San Giovanni al Natisone, Franco Costantini –, sappiano che una strada non risolve tutti i problemi, ma certamente favorirebbe l’area. Nel mio Comune, per esempio, alcune aziende si erano dichiarate interessate a insediarsi nel Distretto in previsione proprio della realizzazione dell’opera. Spero che a questo punto la presidente della Regione venga nel Distretto a spiegarci cosa intende fare per migliorare la viabilità della zona». Costantini era convinto che il progetto fosse ormai pienamente condiviso e che, andando in appalto l’opera, finalmente si procedesse coi lavori: «Della bretella di parla da otto anni, speravo fossero finite le prese di posizione. Ridimensionare l’opera significherebbe ripartire da zero. Ci interessa capire davvero che intenzione ha la Regione e se c’è volontà di trasferire quei soldi altrove». Le categorie non replicano a Serracchiani perché il loro “bersaglio” in realtà è un altro: il sindaco “dissidente” di Palmanova, Francesco Martines. «Mi asterrei anche dal fare commenti, non vorremmo prestarci alle polemiche che Martines alimenta sulla stampa – afferma il presidente di Confartigianato, Graziano Tilatti –. Però gli chiederemo cosa intende fare lui per il Distretto: ci faccia pure una lezione di economia, siamo pronti a imparare. Se Martines ha brillanti idee per salvare anche soli pochi posti di lavoro, allora noi siamo a disposizione». «Non getto fango su alcuno, come invece fa qualcun altro – rimarca, senza citare Martines, Adriano Luci, presidente di Confindustria Udine –. Dico solo che in un Paese civile le opere non si progettano per arrivare a realizzarle 20 anni dopo. E lascio ad altri valutare questa constatazione. Il territorio allargato del Distretto non ha mai chiesto alcunchè in passato, oggi si ritrova abbandonato a stesso. Dobbiamo arrivare a una soluzione, che non è certo la lotta sui giornali». Rosalba Tello
Paniccia: la bretella non rappresenta più una priorità
MANZANO «Il progettato collegamento stradale Manzano-Palmanova non rientra più fra le priorità, a giudizio dell’Associazione piccole e medie industrie di Udine, né a livello regionale, né a livello locale». Per il presidente dell’Api Udine, Massimo Paniccia, non si tratta tanto di una contingenza con la crisi economica in atto, «poiché, se così fosse, quest’opera tornerebbe utile per rilanciare il settore delle costruzioni. Si tratta piuttosto di una valutazione sull’uso più razionale delle risorse finanziarie disponibili volte a miglioramento e ammodernamento della viabilità». «Come già rappresentato, a questo proposito, al neopresidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, andrebbe anche chiarito se le risorse già stanziate costituiscono un contributo dello Stato a fondo perso o sono alimentate da un mutuo che si deve ancora accendere – aggiunge Paniccia –. E, in ogni caso, va altrettanto precisato se possono essere dirottate su altre opere». Un secondo elemento di valutazione, conclude Paniccia, va ricercato nell’impatto ambientale dell’opera rispetto ad altre alternative e, quindi, per l’Api Udine è preferibile il collegamento della zona artigianale di San Vito al Torre col futuro casello autostradale di Aiello, oltre a riqualificare la viabilità locale. (r.t.)

Coppeto: quei soldi al mondo del lavoro
Cna
Non tutti i rappresentanti delle categorie concordano sull’utilità dell’opera: «Quella strada non mi ha mai convinto e a maggior ragione oggi sono soldi sprecati». Nello Coppeto, presidente regionale e provinciale degli artigiani Cna, conferma il «no» all’opera, come d’altronde ha sempre ribadito nel tempo: «Sarebbe denaro male investito, allo stato attuale ci sono ben altre priorità. Condivido appieno, perciò, quanto deciso dalla presidente Serracchiani: non abbiamo mica miliardi nel cassetto, il mondo del lavoro ha bisogno urgente di quei soldi. Altro che strade, qui dobbiamo sostenere le Pmi, aiutare artigiani e imprenditori a tenere in piedi le aziende». (r.t.)


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