«Subito un confronto tra Asdi e Regione per la superstrada»
Lo propone il sindaco di Buttrio per la Manzano-Palmanova Tutti
d’accordo all’assemblea della Sedia, anche Maurig
Manzano, 24 maggio 2013
Aprire un tavolo di confronto sulla Manzano-Palmanova tra Asdi,
portavoce degli interessi delle categorie e dei sindaci del Distretto, e la Regione. E’ quanto
proposto dal sindaco di Buttrio, Tiziano Venturini, nell’assemblea
dell’Asdi Sedia, invito raccolto da tutti i presenti e condiviso dal
presidente Giusto Maurig. «Le barricate non portano da nessuna parte - ha
detto Venturini -. Perciò, senza alcun pregiudizio da parte di nessuno, è
ora di sedersi a un tavolo e di portare le nostre argomentazioni, sentendo
chi è a capo della Regione per capire le sue intenzioni. Serracchiani
indica una soluzione alternativa alla Manzano-Palmanova, quindi vediamo di
cosa si tratta». La preoccupazione maggiore espressa dai sindaci è che i
fondi vengano destinati ad altre infrastrutture o, addirittura, che tornino
a Roma. E, poi, cosa comporterebbero le eventuali modifiche nel tracciato e
nei tempi? L’eventuale risparmio verrà poi investito sul territorio? «Se
così non fosse, dopo tanti anni di attesa questo sarebbe un ulteriore
schiaffo per il Distretto», riferisce Maurig. Carlo Schiff, sindaco di
Chiopris Viscone, auspica l’incontro con Debora Serracchiani «senza che si
perdano tempo e soldi. Si può anche fare una valutazione sull’opera, basta
che qualcosa si faccia, non si può ancora aspettare. Il ponte sul Torre,
costruito nel ’67, è un intervento urgente: ha problemi di staticità sui
piloni ed è stretto, deve essere rifatto, con o senza il collegamento
veloce». «Il confronto con il nuovo presidente della Regione è necessario
per capire le sue intenzioni – conferma il sindaco di Trivignano Roberto
Fedele -, non si può prendere in considerazione una singola amministrazione
(Palmanova), devono sentirci tutti. Le opere importanti vanno al di là dei
colori politici, ragioniamo piuttosto sulle opere». «La questione non è
politica ma legata alla situazione contingente - specifica Venturini -. È
comprensibile il rammarico dei sindaci, appoggiati da due giunte regionali,
di veder rimettere in discussione la strada, perché ciò significa rimandare
ancora per anni. Legittima anche la preoccupazione sui fondi, che comunque
- rassicura - non torneranno a Roma, rimarranno sul territorio». Rosalba
Tello

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