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L’ex
amministratore: giunta Driutti a pezzi
Tomadoni
(Pd) attacca a tutto campo su opere pubbliche, sviluppo,
supersegretaria e scuola
Manzano, 12
Ottobre 2013
«Gli
investimenti effettuati quest’anno dell'amministrazione
comunale coprono solo il 2% della capacità annuale di spesa e
sarà ovviamente impossibile, nei tre mesi a venire, eseguire
opere per il rimanente 98%. Ma in questo c’entra la legge di
stabilità o, piuttosto, l'instabilità dell'amministrazione?».
Nel dibattito sulle opere pubbliche, ferme a causa di un infelice
“intoppo” interno all’ufficio tecnico, di cui l'assessore
Venturini ha spiegato le motivazioni, entra in causa anche l'ex
amministratore Olvi Tomadoni, consigliere dimissionario di
Manzano Innova eletto con Iacunim. «Il geometra Paolo Nardin è
stato allontanato dal sindaco, tempo fa, dal suo posto di capo
ufficio Lavori pubblici del Comune; ufficialmente per
risparmiare, ma i ben informati dicono ci sia dell'altro. Ciò
avrebbe nuociuto al punto da determinare un risultato
fallimentare: il blocco totale delle opere pubbliche. Basti
pensare al lungo protrarsi della chiusura della piscina». «Poco
dopo, e non certo per risparmiare - prosegue Tomadoni - è stata
assunta fiduciariamente una super segretaria, appena diplomata,
senza competenze specifiche e compiti, al costo per niente
modico, come si apprese dalla stampa. Qualcuno ci ha visto una
specie di ricompensa per l’impegno di un suo familiare a favore
del sindaco durante la campagna elettorale. Una squadra che ha
poi dimostrato tutta la sua debolezza». A Tomadoni non convince,
inoltre, la candidatura della Driutti prima alla Camera e poi
alle provinciali. «Qual è il suo interesse, il bene del paese o
il proprio e quello dei suoi amici? Nel suo programma c'era la
“Cittadella del design”: dov'è questa città? E il decantato
Pisus? E il Parco Industriale? Nel mentre (fosse vero solo metà
di quanto afferma Zamò ci sarebbe da vergognarsi), all'asilo di
Case c’è l’emergenza igienico-sanitaria, ci sono i secchi
per raccogliere l'acqua che filtra dal tetto, mentre quella dei
rubinetti meglio non berla, e l'impianto di riscaldamento,
proprio quand’è prossimo l'inverno, non funziona a dovere».
«Ultima notizia: nel frattempo la Grande sedia cade a pezzi, una
metafora che si realizza grazie all’amministrazione del sindaco
Driutti. I cittadini di Manzano - chiude il politico del Pd -
vogliono sapere se l’amministrazione è paralizzata, come
afferma Zamò, «da scelte politiche discutibili e spesso
imbarazzanti». Il sindaco risponda al più presto promuovendo un
dibattito pubblico, si prenda le sue responsabilità». (r.t.)
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sabato 12 ottobre 2013
L’ex amministratore: giunta Driutti a pezzi
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