sabato 1 febbraio 2014

Genova e Venturini lasciano la Driutti

Rassegna Stampa - Gennaio 2014

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale - Comune di Manzano
Genova e Venturini lasciano la Driutti
Dissidi con il sindaco: vice e assessore ai lavori pubblici si dimettono.
Maggioranza da ricompattare o si torna alle urne
 
Manzano, 31 Gennaio 2014
 
La crisi era nell’aria da qualche mese, ma nessuno si aspettava un esito così drastico: non uno, bensì due assessori – quello ai lavori pubblici, Valmore Venturini, eil vicesindaco Rosario Genova – lasciano la giunta Driutti, già orfana dell’esterno Antonio Tessaro.«Entrambi abbiamo presentato le dimissioni da assessori per motivazioni politiche – spiega Venturini –. Stiamo lavorando nella più completa incertezza e non da adesso». Il malessere nella maggioranza è iniziato proprio con la fuoriuscita di Tessaro, ufficialmente per questioni professionali, ma secondo i bene informati causata da insanabili dissidi con il sindaco Lidia Driutti. «Si è poi aggiunta la paralisi dei lavori pubblici – prosegue Venturini –, legata alla vicenda della mancata conferma del geometra Paolo Nardin al vertice dell’ufficio tecnico. Il sindaco non ha mai voluto affrontare la questione, costringendomi a presentare una mozione sul tema. Ed è sconcertante che il documento non sia mai stato messo ai voti». Venturini ripercorre tutti i passaggi che lo hanno portato alle dimissioni, ricordando il segnale drammatico che era stato dato al primo cittadino in consiglio comunale, quando una parte della maggioranza era uscita dall’aula facendo sospendere la seduta. Episodio a seguito del quale «il sindaco non ha convocato neanche un incontro con la maggioranza. Viceversa, apprendiamo dalla stampa e non certo da comunicazioni ufficiali, di diversi incontri con le forze dell’opposizione, incontri peraltro che ci risultano finora del tutto inconcludenti. A Manzano è tutto fermo, serviva una presa di posizione netta e precisa, un segnale forte. E ora il sindaco tragga dalle nostre dimissioni le dovute conseguenze e veda se riesce a ricompattare la maggioranza. Altrimenti è meglio che, dato che siamo in democrazia, si lasci la parola ai cittadini». Genova rincara la dose: «In quest’ultimo periodo mi sono sentito un’intera amministrazione addosso in qualità di vicesindaco, un incarico importante che ho assolto con impegno, dedizione e senso di responsabilità. Ai dipendenti che venivano a rappresentarmi tutte le problematiche, anche quelle non legate ai miei referati, non ho mai esitato a rispondere, dando indicazioni e risolvendo le questioni. Vi è un immobilismo totale e tante questioni non sono affrontate e risolte». Una decisione sofferta, quella di Genova, che ieri salutando i dipendenti si è commosso per le parole di stima e solidarietà che gli hanno rivolto. Ciò che ha maggiormente deluso il vicesindaco è stata «la mancata copertura politica della Driutti sulla strada complanare appena aperta dalla Provincia, in ossequio alle mie giuste esternazioni. Ho manifestato il mio disappunto su situazioni che poi andrebbero a ricadere sul bilancio del Comune. E nonostante la sua posizione in Provincia, il sindaco non ha mai avvalorato quanto da me rilevato». Rosalba Tello
 
 
Dall’emarginazione del capufficio tecnico alle opere rimaste ferme al 2 per cento
Il casus belli fra Driutti e Venturini risale a un anno fa, quando il responsabile comunale dell’area tecnica, urbanistica, lavori pubblici ed edilizia privata, Paolo Nardin (nella foto), fu demansionato a tecnico. E’ l’unica figura tagliata nell’ambito della razionalizzazione decisa dall’amministrazione (oltre a un’impiegata andata in pensione). Decisione dal doppio, negativo risultato: una causa contro il Comune di Manzano e immobilismo nelle opere, ferme al 2% rispetto al programma 2013. Interventi non vincolati dal patto di stabilità che avrebbero potute essere in fase avanzata, come l’impianto sportivo di via Olivo. Una questione che Venturini ha cercato più volte di dirimere parlandone al sindaco, fino a presentare una mozione sul tema, non accettata in consiglio. (r.t.)
 
 

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