In scena la resa dei conti
Driutti-Macorig
Scoppiettante botta e risposta. L’ex
sindaco: e se Tondo vinceva le regionali? La replica: perché non ti sei ripresentata?
Manzano, 16 Maggio 2014
I sassolini da levare dalla scarpa erano tanti e
Lidia Driutti, l’ex sindaco di Manzano, se li è tolti ieri sera in
chiusura del confronto pubblico fra i tre candidati alla sua
successione organizzato dal nostro giornale. Un attacco diretto all’ex
capogruppo di maggioranza Daniele Macorig, in corsa con la lista
Ricostruiamo Manzano, nella quale compaiono anche tre dei quattro
«traditori», come li ha definiti la stessa Driutti, che hanno condannato
il Comune a nuove elezioni a due soli anni dalle amministrative 2012. Un
complotto che l’ha accoltellata alle spalle, ordito dopo le elezioni
regionali che hanno visto Macorig escluso dal consiglio. Un’accusa
pesantissima che la Driutti ha lanciato, senza preamboli o peli sulla
lingua
a Macorig, che da parte sua ha ascoltato col consueto aplomb, replicando
rapidamente a sua volta senza giri di parole. In apertura di confronto
il
candidato di Ricostruiamo Manzano aveva esordito dicendo che era
necessario ridare dignità ai cittadini. Dignità che, per la Driutti, i
cittadini non hanno mai perso, al contrario invece di una «certa
politica» che poco ha a che fare con il bene della comunità. Colpi
ben assestati anche sul programma, giudicato «banale», una sorta di
copia-incolla di quello da lei presentato due anni fa, ma incompleto e
senza idee innovative «a meno che Macorig non creda che le case dei
pipistrelli piazzate nei ruderi del castello siano la novità
esclusiva di Manzano». Ma la Driutti ne ha per tutti, a partire dallo
«scaldaposto», l’ex assessore alla cultura Antonio
Tessaro, dimessosi pochi giorni prima della Festa della sedia. O per i
tre componenti della maggioranza che si sono dimessi per approdare nella
lista
di Macorig. «Uno di questi mi ha confidato che si vergogna», ha detto.
Accuse che il candidato non ha raccolto, sottolineando che
«se 11 assessori su 16 hanno deciso di rassegnare le dimissioni forse
qualche problema c’era nella maggioranza guidata dalla Driutti. Il
Comune era fermo ed era sotto gli occhi di tutti». Situazione che
avrebbe, per Macorig, spinto Manzano ancora più in basso di quanto non
lo sia già. Progetti già attivati, come per esempio la Cittadella del
design, nati sotto la giuda Driutti, ma che ora possono essere
ripresi e portati avanti concretamente. «La parola spetta ai cittadini
che valuteranno le esperienze messe in campo dai candidati e
decideranno.
Se qualche punto del nostro programma non piace, allora potranno
scegliere quello di altri». E all’affondo della Driutti «se Tondo
avesse vinto le regionali, Macorig ora dove sarebbe?», il candidato con
un po’ di sarcasmo ha replicato che «se l’ex sindaco
ne avesse avuto le capacità poteva scegliere di ricandidarsi. Invece
lei, o chi per lei, ha scelto di restare fuori dai giochi». Silvia
Riosa
Le tre ricette per lo sviluppo e il risparmio
Alessio, Iacumin e Macorig si sono misurati su
caserma, fognature, città del design e strada dell’olio
MANZANO 16 maggio 2014
Un
dibattito senza esclusione di colpi che
l’altra sera nel confronto fra i tre candidati per la carica di sindaco
ha visto Lorenzo Alessio, Mauro Iacumin e Daniele Macorig, confrontarsi
su vari temi dall’economia all’industria. Una panoramica su progetti e
idee a cui dare impulso per il rilancio del comune che
nell’ultimo decennio ha perso terreno e importanza rispetto anche a
realtà vicine. Nuova caserma dei carabinieri per la cui costruzione
sono stati stanziati 3 milioni dalla Regione, per la quale sono già
stati spesi oltre 350 mila euro per l’acquisto dell’area in via
Zorutti, e circa 150 mila di progettazione. Un progetto già
cantierabile, i cui tempi e modi d’avvio saranno nelle mani della
prossima
giunta. Un bando del Poiana di 21 milioni per interventi nel triennio
2013-2016 al quale Manzano non ha avuto accesso per il rifacimento della
rete
fognaria della zona industriale. Fondi di un milione per la Città del
design che il Comune sta già incassando, ma che restano fermi. E
ancora la rinuncia a 12 milioni di euro di fondi Ue per il progetto
Strada dell’olio in cui Manzano doveva essere capofila. Una serie di
occasioni forse perse che ora forse dovrebbero essere recuperate. Su
tali temi i candidati sembrano avere idee chiare. Sulla caserma, Alessio
si dice
pronto a rimettere sul piatto il progetto che è però da rivisitare. Un
intervento necessario, per dare risposte alle forze
dell’ordine da un lato e ai cittadini per la loro sicurezza. Dello
stesso avviso anche Macorig, che sottolinea come sia impensabile
rinunciare a
3 milioni di risorse pubbliche. «Valuteremo la possibilità di dirottare i
soldi stanziati per cambiare il progetto in favore dei
cittadini. Se non sarà possibile, porteremo avanti il discorso caserma
col vincolo di non superare il budget riducendo se necessario
l’intervento». Iacumin, a fronte di soldi già spesi e stanziamenti che,
sottolinea, sono vincolati al progetto, vede nei lavori di
costruzione un’occasione di lavoro per le ditte della zona. «Ci sono
interventi più urgenti – dice –, ma con soldi
già stanziati cercheremo di far partire tutto nel più breve tempo
possibile». Tutti pronti a lavorare seriamente anche sugli altri
progetti. E in tempi di spendig review, per far quadrare i conti e
riversare le risorse dove serve, Alessio e Iacumin annunciano di voler
rinunciare
al segretario particolare del sindaco, forse anche in risposta alle
pesanti polemiche che questa figura si era portata dietro nella passata
amministrazione. Macorig, invece, su questo tema afferma che i risparmi
non avvengono tagliando figure professionali, ma rendendo le stesse
produttive
attraverso la riorganizzazione degli uffici. (s.r.)
Volontariato come risorsa, politica fuori dalla Pro
loco
MANZANO 16 maggio 2014
Il
volontariato, una grande risorsa da capitalizzare
attraverso il coinvolgimento delle associazioni. Pro loco per
cominciare, ma anche tutte le altre realtà che nel comune sono da sempre
molto
attive. Argomento anche questo di confronto fra Alessio, Iacumin e
Macorig, che hanno esposto alcune “ricette” previste nei propri
programmi da mettere in campo una volta eletti. Partendo dai giovani,
Alessio propone una commissione per creare una rete tra i ragazzi
ripartendo da
quello che già oggi è un grosso punto di riferimento per tutto il
comune, cioè parrocchia e oratorio. Rete che va attuata anche
tra le associazioni, che unite rappresentano una grande forza e risorsa
per la comunità. Per gli anziani, già nella passata
amministrazione si era parlato dell’apertura di un centro anziani a
Manzano, idea che ora per il candidato di Progetto Manzano si punta a
riprendere in mano attraverso convenzioni con il pubblico, ma anche con
il privato. Di rete parla anche Iacumin, che però sottolinea come
«oggi giorno sono i giovani con le nuove tecnologie che ci insegnano
come fare, ma è nostro dovere supportarli e seguirli in
questo». Tra le proposte per il sociale, convenzioni con le università
per avviare tirocini assistenziali, da un lato obbligatori per gli
studenti e indispensabili per i cittadini che ne hanno bisogno. «Nella
mia squadra c’è chi ha avuto esperienze simili e sa
perfettamente come muoversi e attivarsi». Un cambio di posizione della
ludoteca «oggi in una posizione infelice» da ricollocare in
altri spazi più consoni restituendo il centro di Manzano alle
associazioni per farlo rivivere. Macorig guarda al futuro attraverso la
certezza
del lavoro per i più giovani. Dare impulso al centro dell’impiego
implementando le risorse, restituendo al punto lavoro la
centralità di un tempo. Molte le risorse anche di fondi europei che
devono essere fatte conoscere e con esse work exsperience e tirocini.
«Aver spostato l’assistente sociale centralizzando tutto a Cividale ha
portato alla mancanza di un rapporto fidelizzato con
l’assistito. Bisogna sopperire a questo attraverso il volontariato,
traendo spunto dalle esperienze dei Comuni vicini come per esempio
l’attivazione di AutoAmica». Sulla questione Pro loco, tutti d’accordo:
la politica deve restare fuori non solo da questa
realtà, ma in generale dal settore delle associazioni. (s.r.)
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