venerdì 1 maggio 2015

Da area di interesse europeo a discarica e pista per moto

Rassegna Stampa - Maggio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Da area di interesse europeo a discarica e pista per moto
 Manzano, l’assessore Beltramini segnala abusi nella zona della confluenza Torre-Natisone Chiesti più controlli ai vigili e la collaborazione dei cittadini: «Gli incivili vanno fermati e puniti»

Manzano, 1 Maggio 2015
  Una zona di interesse comunitario “scambiata” per discarica. È quello che purtroppo sta accadendo nell’area identificata come Sic “Confluenza Torre - Natisone”, territorio di notevole valore ambientale e già riconosciuto dalla Regione Fvg, che attraverso il progetto “Life” prevede proprio in quel tratto il ripristino dell’area – identificata dalla direttiva europea “Habitat” – di prati magri. A partire dalla fine del 2013, con decreto del ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, la confluenza è stata trasformata in “Zona di speciale conservazione” e sottoposta a un pacchetto di ulteriori misure di conservazione. Inoltre, la zona è da tempo sottoposta a strette misure di salvaguardia generale che vietano – tra le altre cose – lo svolgimento di attività di circolazione con veicoli a motore al di fuori delle strade. Cosa che però pare interessare ben poco a chi utilizza i sentieri. Infatti «proprio in un recente sopralluogo – spiega l’assessore manzanese all’ambiente, è emerso chiaramente che buona parte del territorio Sic soggetto a tutela è tuttora usato per abbandonare rifiuti e inerti di vario tipo, nonché “abusato” per esercitazioni motoristiche da parte di amanti del fuoristrada su due ruote». «Evidentemente non possiamo permettere che pochi utenti vadano a incidere pesantemente sulla riconosciuta valenza ambientale del sito – aggiunge l’amministratore –. Abbiamo quindi chiesto espressamente alla Polizia locale di esercitare un maggiore controllo nell’area interessata e di identificare, perseguire e sanzionare gli autori delle azioni illecite». Il problema è noto da tempo ed è di questi giorni la segnalazione di ulteriori e reiterati danni provocati al tracciato del sentiero della Sdricca, dovuti al transito illegale di mezzi motorizzati. «Non è semplice intercettare e punire gli abusi – sottolinea l'amministratore –, poiché le aree naturalistiche sono piuttosto vaste e di non facile accesso e monitoraggio». L’appello va quindi ai frequentatori «ecologicamente corretti» di rilevare e segnalare alle autorità la presenza di mezzi sospetti o il passaggio di auto e moto fuori dalle sedi su cui è consentito il transito. «È necessario che i cittadini prendano coscienza che il patrimonio ambientale è un bene prezioso, un investimento sul futuro e un vanto per la comunità: facciano sentire la loro voce nei confronti delle persone incivili e siano pronti a esporsi per difendere quanto gli è stato affidato». L’ultimo invito l’assessore lo rivolge agli appassionati del trial e del fuoristrada su due ruote a non entrare in rotta di collisione con diritti e interessi della collettività. 

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