Da area di interesse europeo a discarica e pista per
moto
Manzano,
l’assessore Beltramini segnala
abusi nella zona della confluenza Torre-Natisone Chiesti più controlli
ai vigili e la collaborazione dei cittadini: «Gli incivili vanno
fermati e puniti»
Manzano, 1 Maggio 2015
Una zona di interesse comunitario
“scambiata” per discarica. È quello che purtroppo sta accadendo
nell’area identificata come Sic “Confluenza Torre -
Natisone”, territorio di notevole valore ambientale e già riconosciuto
dalla Regione Fvg, che attraverso il progetto “Life”
prevede proprio in quel tratto il ripristino dell’area – identificata
dalla direttiva europea “Habitat” – di prati
magri. A partire dalla fine del 2013, con decreto del ministro
dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, la confluenza è
stata trasformata in “Zona di speciale conservazione” e sottoposta a un
pacchetto di ulteriori misure di conservazione. Inoltre, la zona
è da tempo sottoposta a strette misure di salvaguardia generale che
vietano – tra le altre cose – lo svolgimento di attività
di circolazione con veicoli a motore al di fuori delle strade. Cosa che
però pare interessare ben poco a chi utilizza i sentieri. Infatti
«proprio in un recente sopralluogo – spiega l’assessore manzanese
all’ambiente, è emerso chiaramente che buona parte
del territorio Sic soggetto a tutela è tuttora usato per abbandonare
rifiuti e inerti di vario tipo, nonché “abusato” per
esercitazioni motoristiche da parte di amanti del fuoristrada su due
ruote». «Evidentemente non possiamo permettere che pochi utenti
vadano a incidere pesantemente sulla riconosciuta valenza ambientale del
sito – aggiunge l’amministratore –. Abbiamo quindi chiesto
espressamente alla Polizia locale di esercitare un maggiore controllo
nell’area interessata e di identificare, perseguire e sanzionare gli
autori delle azioni illecite». Il problema è noto da tempo ed è di
questi giorni la segnalazione di ulteriori e reiterati danni
provocati al tracciato del sentiero della Sdricca, dovuti al transito
illegale di mezzi motorizzati. «Non è semplice intercettare e
punire gli abusi – sottolinea l'amministratore –, poiché le aree
naturalistiche sono piuttosto vaste e di non facile accesso e
monitoraggio». L’appello va quindi ai frequentatori «ecologicamente
corretti» di rilevare e segnalare alle autorità la
presenza di mezzi sospetti o il passaggio di auto e moto fuori dalle
sedi su cui è consentito il transito. «È necessario che i
cittadini prendano coscienza che il patrimonio ambientale è un bene
prezioso, un investimento sul futuro e un vanto per la comunità:
facciano sentire la loro voce nei confronti delle persone incivili e
siano pronti a esporsi per difendere quanto gli è stato affidato».
L’ultimo invito l’assessore lo rivolge agli appassionati del trial e del
fuoristrada su due ruote a non entrare in rotta di collisione con
diritti e interessi della collettività.
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