giovedì 14 maggio 2015

Legge rivista e corretta le Unioni salgono a 18 Tarvisiano autonomo

Rassegna Stampa - Maggio 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Legge rivista e corretta le Unioni salgono a 18 Tarvisiano autonomo
 Il Consiglio approva le modifiche e il centrodestra si spacca Ora la giunta potrà dare il via libera alle Uti e ai trasferimenti
Manzano, 14 Maggio 2015
  «Scusate, come si chiama questa legge?». La domanda, tra ironia e provocazione, è del capogruppo di Forza Italia, Riccardo Riccardi, e sintetizza le tre giornate passate in Consiglio a correggere la riforma degli enti locali, la legge 26. Una riforma rimaneggiata, con le Unioni territoriali intercomunali (Uti) che salgono da 17 a 18 – come da richiesta di Autonomia responsabile – con la nuova Uti dei comuni già appartenenti alla Comunità montana del Canal del Ferro-Valcanale, che nascerà dalla divisione dell’Uti Alto Friuli Orientale. Ma non solo. La maggioranza di centrosinistra approfitta della legge che modifica il Cal – Consiglio delle Autonomie – per perfezionare la riforma, tanto che l’inedito provvedimento cambia titolo e diventa “Disciplina del Cal, modifiche e integrazioni alla legge regionale 26 del 2014 di riordino del sistema Regione–Autonomie locali e altre norme urgenti in materia di Autonomie locali”. Il centrosinistra accoglie più d’una richiesta dell’opposizione che alla fine ritira la mozione che chiedeva di congelare la riforma fino al termine del 2015. Ma al voto finale il centrodestra si spacca e la nuova legge passa con i 25 sì del centrosinistra, 9 astensioni – quelle dei consiglieri del M5s, di Alessandro Colautti (capogruppo di Ncd) e di Paride Cargnelutti (Ncd), di Giovanni Barillari (Misto) e di Claudio Violino (capogruppo del Misto). I voti contrari sono 10, di Forza Italia, Autonomia responsabile, Luca Ciriani (Fratelli d’Italia/An) e Mara Piccin (Misto).
La modifica per Lignano e Grado Le due realtà turistiche hanno chiesto di poter formare un’Uti unica, per conto proprio. La giunta di Debora Serracchiani non può dire no. E non può nemmeno penalizzare quei municipi con minori f9inanziamenti, perché sono abbastanza “ricchi” da potersi mantenere. E allora con una modifica il Consiglio prova a dissuadere Lignano e Grado dal lasciare le rispettive Uti, in cambio di maggiore autonomia. La nuova norma, quindi, consetirà ai Comuni a forte valenza turistica di creare o potenziare, gli uffici strategici e le figure ritenute indispensabili nel momento in cui ne abbiano necessità, soprattutto in considerazione dell’aumento rilevante della popolazione in determinati periodi dell’anno, soprattutto quello estivo. La nuova regola sarà applicabile solo per i Comuni in regola con il Patto di stabilità. E per Lignano e Grado è così.
Gli altri cambiamenti Il centrosinistra potenzia i sub-ambiti (come voluto da Igor Gabrovec – Slovensika skupnost) e dà maggior tempo – fino al 2018 – e autonomia alle Uti per decidere quale funzioni svolgere assieme. Le Uti avranno la possibilità di fondersi – come richiesto da Ncd –, ma i Comuni sul progetto di fusione potranno indire referendum. L’assessore alle Autonomie Paolo Panontin (Cittadini) accoglie infine un ordine del giorno del centrodestra che chiede la verifica costante dell’andamento della riforma e impegna la giunta a relazionare «con continuità e periodicità alla Commissione consiliare competente l’avanzamento e il monitoraggio della riforma nel suo complesso divenire, così da consentire rapidi interventi correttivi e integrativi».
Via libera alle 18 Uti Ora la giunta potrà approvare il definitivo piano di riordino, con i confini delle Uti. Tra le richieste di spostarsi da un’Unione all’altra, oltre a quelle di Lignano e Grado, gli uffici hanno verificato la compatibilità con la legge di “solo” 12 trasferimenti. Si tratta delle richieste di sei Comuni dell’Udinese – Torviscosa, Tricesimo, Reana del Rojale, Pavia di Udine, Pagnacco, Mortegliano –, cinque nel Pordenonese – Spilimbergo, San Giorgio della Richinvelda, Fiume Veneto, Fontanafredda e Zoppola – e una nell’Isontino – Sagrado. La scelta della giunta è attesa a breve.

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