Fusione con Manzano, raccolte 701 firme per il
referendum
SAN GIOVANNI AL NATISONE, 22 ottobre 2015
Il referendum per la fusione tra San Giovanni
e Manzano è sempre più vicino. Sono state raggiunte e superate le 701
firme necessarie a San Giovanni per la prosecuzione
dell’iter referendario. Entro la fine della settimana i promotori,
Cesare Mangoni e Giusto Maurig per San Giovanni, Lorenzo Alessio e
Daniele
Macorigh per Manzano, si incontreranno per definire le tempistiche
relative alla consegna in Regione della documentazione e delle firme.
«È nostra intenzione consegnare tutto entro la fine del mese – spiega
Mangoni – in modo da consentire alla Regione di avviare
quanto prima i controlli e di ripassare il testimone ai consigli
comunali». Ci sarebbe stato tempo fino al 9 febbraio per raccogliere le
firme
necessarie, circa 1400 tra i due comuni, ma i promotori hanno scelto di
avviare una campagna informativa con la popolazione che li ha portati a
bruciare le tappe. Oltre all’assemblea pubblica organizzata a San
Giovanni il primo ottobre, Mangoni e Maurig, assieme ai loro
collaboratori,
hanno svolto un lavoro capillare informando i cittadini personalmente e
spiegando loro motivazioni, iter, costi e benefici della fusione. «Il
nostro lavoro proseguirà anche dopo la consegna delle firme – prosegue
Mangoni anche a nome di Maurig – è nostra intenzione
organizzare degli incontri pubblici in tutte le frazioni sia a San
Giovanni che a Manzano, oltre a predisporre del materiale informativo
che
sarà distribuito casa per casa. Il nostro progetto di fusione parte dal
basso e i cittadini che hanno firmato per la promozione del referendum
sono consapevoli del progetto». Dopo la consegna delle firme in Regione
questa dovrà attuare i controlli del caso rimandando tra circa
due mesi, la palla ai consigli comunali per la presa d’atto necessaria. I
primi di gennaio quindi, si dovrebbe conoscere la data in cui i
cittadini andranno alle urne per mettere la croce sul Sì oppure sul No
alla fusione.

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