sabato 24 ottobre 2015

Riapre l’inceneritore, Manzano teme la diossina

Rassegna Stampa - Ottobre 2015

cav. Rosario Genova

Consigliere Comunale
Riapre l’inceneritore, Manzano teme la diossina
 La preoccupazione espressa in un’assemblea pubblica. Le rassicurazioni della proprietà, gli impegni del Comune

Manzano, 4 ottobre 2015
  Manca solo una carta: la determina di autorizzazione alla gestione dell’impianto da parte della Provincia. Poi l’inceneritore di Manzano tornerà in funzione, «forse ci vorranno 15 o 20 giorni», è l’auspicio del responsabile tecnico Adriano Lualdi. Ma la popolazione non ci sta. Teme nuovi incendi o, quel che è peggio, lo sforamento delle emissioni di diossina. L’assemblea pubblica al Foledor del Palazzo comunale – una maratona di oltre tre ore alla presenza di un centinaio di persone – si è conclusa così, tra perplessità e preoccupazioni, ma anche la volontà espressa dall’amministrazione comunale, che ha mediato nell’incontro, «di creare – ha detto il sindaco Mauro Iacumin – un gruppo di lavoro fatto da tecnici e il coinvolgimento di Regione e Provincia per monitorare costantemente la situazione». La nuova proprietaria dell’impianto, subentrata alla Nuova Romana Bolzicco, è la Greenstile, formata da tre società di imprenditori locali. L’inceneritore, «piuttosto piccolo come potenzialità», ha ricordato Lualdi, sará un impianto industriale al servizio delle aziende di tutta la regione e, oltre allo smaltimento dei rifiuti per una portata di 20 tonnellate annue, produrrà anche energia elettrica. In cambio l’amministrazione comunale riceverà per compensazione 40 mila euro l’anno. «Utilizzeremo questi fondi – ha annunciato Iacumin – per la salvaguardia e la prevenzione ambientale. La nostra intenzione è quella di fare una valutazione di impatto sanitario su tutto il territorio». Ma la gente, in particolare quella di Manzinello, quella più esposta a polveri e ceneri, ha paura. «Resteremo vigili – hanno affermato i comitati presenti – e chiederemo maggiori documentazioni». Dalla proprietà la promessa di «rendere visibili ogni giorno i dati delle emissioni delle diossine sul sito della societá e su quello del Comune, se ci sarà la possibilitá» e dall’Arpa la volontà di «avviare un monitoraggio dei terreni oltre che dell’aria». «L’impianto – ha concluso Lualdi – è aperto a tutti. Non abbiamo segreti e lo gestiremo nel massimo della trasparenza. Certo, la tranquillità totale non si può avere. Ogni attività ha i suoi piccoli rischi». Rischi che la popolazione di Manzano vorrebbe evitare.

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