Inceneritore, doccia gelata per i comitati
Dopo l’ok all’impianto di Manzano,
si dicono «stupiti per l’accelerazione degli eventi»
Manzano, 3 Gennaio 2016
Attendono
di conoscere gli atti che hanno
portato all’autorizzazione, nel frattempo però si definiscono «stupiti
per l’accelerazione degli eventi che porteranno da qui
a un mese alla riaccensione dell’impianto». Il via libera
all’inceneritore ha rappresentato una doccia gelata per i comitati. Dopo
aver ottenuto il parere favorevole di Arpa, vigili del fuoco e azienda
sanitaria, a quasi 10 anni dal sequestro per le irregolarità riscontrate
nelle emissioni, seguite poi dal fallimento della ditta proprietaria, la
Romano Bolzicco, il termovalorizzatore tornerà a bruciare rifiuti
industriali. E a Manzinello, la frazione più esposta ai fumi
dell’impianto, dove risiedono gran parte dei detrattori dell’impianto,
la giornata di ieri è stata vissuta nella completa apprensione con il
pensiero rivolto anche al passato quando i valori sballati delle
diossine
avevano scatenato le prime polemiche. «Prima di esprimere qualsiasi tipo
di commento – dicono i rappresentanti del comitato “No
all’inceneritore” – preferiamo valutare gli atti e come si è arrivati
all’autorizzazione. Vorremmo verificare i
documenti. Siamo rimasti comunque stupidi della celerità con cui si è
arrivati alla conclusione di questa vicenda. Pensavamo che la
conferenza dei servizi avrebbe dilungato i tempi di riaccensione. Invece
tutto si è svolto con enorme rapidità». Forte
preoccupazione è espressa anche dal comitato ambiente di Manzano per
bocca del suo rappresentante, Marino Visintini. «Restiamo fortemente
critici per svariati motivi – ha spiegato –. Non sappiamo ancora da dove
arriverà il materiale industriale che verrà
bruciato, né abbiamo avuto informazione sulla nuova società che ha un
capitale sociale di soli 4 mila euro. Con i precedenti che ci sono
stati non ci sentiamo affatto al sicuro. Cercheremo di riunirci in
questi giorni per capire il da farsi». Ma il tempo stringe. Il
responsabile
tecnico dell’inceneritore, Adriano Lualdi ha confermato che «nei
prossimi giorni saranno svolte le prime prove di accensione ed entro
fine
gennaio sarà avviato l’impianto». L’inceneritore – unico così in
provincia – smaltirà scarti di
imballaggi di carta, cartone e legno, scarti di pitture e verniciature,
sospensioni acquose, scarti di corteccia, sughero, stracci, materiali
assorbenti per una portata di 22 mila tonnellate annue e produrrà anche
energia elettrica.

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