«Tagliati fuori dal progetto per la Palmanova
-Manzano»
L’ex sindaco della capitale della sedia:
stralciata l’unica opera prevista nel nostro Comune «È una vittoria di Martines. La Regione spieghi perché ha deciso di
azzerare 10 anni di lavoro»
PALMANOVA, 23 Gennaio 2016
Non incontra pareri unanimi il progetto
della Palmanova-Manzano presentato martedì in Regione. Se, infatti, il
sindaco della Fortezza, Francesco Martines, esprime tutta la propria
soddisfazione ritenendo accolte le richieste presentate dal Comune, il
consigliere di minoranza ed ex sindaco di Manzano Daniele
Macorig dichiara la completa sconfitta di un territorio. «Si è
svenduto il Manzanese - sono le sue parole - per un piatto di
lenticchie. Non capisco neppure perché si continui a parlare di
Palmanova-Manzano, dal momento che è stata stralciata l’unica
opera prevista in Comune di Manzano: il ponte sul Natisone, tra la
frazione di San Nicolò e località Bolzano. Questo progetto è
una vittoria di Martines. Ma questo a noi poco importa. Siamo invece
delusi perché le zone industriali di San Giovanni e Manzano resteranno
senza collegamento, essendo stato snaturato un progetto che invece
prevedeva un intervento strategico per il territorio».
Macorig si augura che al più presto si organizzino
incontri per illustrare il nuovo progetto, le sue motivazioni e le
compensazioni per il Manzanese. «La Regione spieghi - conclude - perché
ha deciso di azzerare dieci anni di lavoro di commissario,
sindaci, Autovie, per non parlare delle risorse spese tra progettazioni e
ottenimento delle autorizzazioni». Non esprime un giudizio definitivo
sul progetto, il capogruppo di minoranza di Palmanova, Luca Marzucchi,
il quale attende di prendere visione degli elaborati e di chiarire
alcune
questioni. «Mi chiedo infatti - precisa - se le variazioni progettuali
siano compatibili con il contributo concesso dallo Stato per
l’opera e se la durata della cantierizzazione degli interventi sia
compatibile con la durata dell’incarico del commissario per la terza
corsia che ha seguito tutto l’iter. Perché, se così non fosse, si
allungherebbero i tempi e si potrebbero aggiugnere ulteriori
ostacoli». Intanto. l’altra sera si è riunito anche il Comitato di
Jalmicco, che invece era nettamente contrario al precedente
progetto: «Il sindaco - spiega Fernando Venturini a nome del gruppo - ci
ha chiesto un incontro durante il quale illustrerà la nuova
soluzione. Non intendiamo pronunciarci prima di aver visto gli elaborati
progettuali, anche se, da quanto abbiamo appreso, sembra che la
bretella che
si realizzerà per by-passare Nogaredo e San Vito al Torre vada proprio
nella direzione da noi auspicata. Siamo invece più scettici sul
collegamento tra casello autostradale e protezione civile-ospedale,
perché nessuno ancora ce ne ha motivata la reale
necessità»
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