Manzano, Poliambulatorio “promosso” dalla
riforma
La Regione gli riconosce il ruolo di Centro di assistenza sanitaria primaria Il
sindaco Iacumin: assegnate funzioni più ampie ai medici di medicina generale
Manzano, 9 Settembre 2014
Il Poliambulatorio di Manzano con la riforma
regionale della sanità, che in questo periodo sta tenendo banco nei
diversi ambiti del Friuli Venezia Giulia tra favorevoli e contrari, si
vedrà riconosciuto il ruolo di Centro di assistenza sanitaria primaria.
Questo quanto spiegato dal sindaco Mauro Iacumin in chiusura
dell’ultimo seduta del consiglio comunale a seguito del confronto
avvenuto a Buttrio il 26 agosto scorso, dove il primo cittadino aveva
chiesto
all’assessore regionale Sandra Telesca rassicurazioni sul destino del
Centro medico.
La struttura
E’ stata oggetto
di ristrutturazione nel 2011 con un intervento di manutenzione
straordinaria per la formazione di zone di attesa e per una più
razionale
distribuzione degli spazi, al fine di garantire agli ambulatori maggior
superficie disponibile. Il costo totale degli interventi è stato pari a
1.360.000 euro.
Il servizio
Nel centro un servizio
pubblico di assistenza quasi completo, con ambulatori di diagnostica
specialistica, medici di medicina generale e pediatri. Nella stessa
struttura
trova anche sede la sezione comunale dell’Afds. A oggi il
poliambulatorio copre l’assistenza di un bacino di circa 22 mila utenti
al
quale, tra medici di medicina generale e ambulatori specialistici, si
rivolgono cittadini di parte distretto sanitario del Cividalese.
La riforma
Con le modifiche previste
dalla riforma sanitaria che la Regione vuole realizzare, il
poliambulatorio vedrà un potenziamento dell’assistenza e un
implementamento
della struttura con l’obiettivo di riuscire a garantire un servizio
sulle 24 ore per patologie individuate come codici bianchi e verdi,
quindi
non gravi.
Il sindaco
«Un ruolo
più ampio dei medici di medicina generale che operano nel
poliambulatorio – spiega Iacumin – con i quali dopo l’incontro di
Buttrio ho avuto modo di confrontarmi, riscontrando un loro parere
positivo sulla riforma, con qualche perplessità sulle modalità
esecutive».
I medici
Questi, in un passaggio
graduale, andranno man mano a integrarsi alla figura della guardia
medica. Un vantaggio per gli utenti, che quindi in caso di emergenza
potranno fare
riferimento a chi già conosce la loro storia clinica.
Solidarietà
Chiarita quindi
ogni incertezza sul futuro del poliambulatorio, Iacumin precisa che
l’amministrazione non farà mancare il sostegno a quei Comuni, in
particolare delle Valli del Natisone, che anche all’incontro del 26
agosto hanno espresso profonda preoccupazione per l’ipotesi di
chiusura dell’ospedale di Cividale. Silvia Riosa
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